Monreale, 27 dicembre 2017 – Un debito di €24.734,35, più interessi legali, e lo sfratto per morosità. E’ quanto pretende il comune di Monreale dall’Ass. “Circolo di Cultura Italia” che utilizza i locali di Piazza Vittorio Emanuele 2,4 e 6 per le sue attività culturali.
Una problematica che si trascina ormai da tanti anni.
I locali, appartenenti al prestigioso complesso monumentale cui fanno parte anche gli uffici comunali, erano stati concessi a titolo oneroso nel lontano 2001, con un contratto che prevedeva la durata di nove anni, con scadenza il 31/12/2009, al costo di lire 6.00.000 (euro 3.098,74).
Nel 2009 il presidente dell’associazione ne aveva richiesto il rinnovo alle stesse condizioni. Ma il comune aveva risposto riquantificando il canone annuo in €24.000,00.
Da allora, secondo gli uffici comunali, l’affitto non sarebbe stato pagato e il debito sarebbe maturato. E i continui solleciti di pagamento rivolti all’associazione non avrebbero avuto alcun seguito.
Nel 2015 il Circolo di Cultura Italia inviava una nota al comune, che sarebbe stata protocollata nel 2013, ma della quale gli uffici comunali non avrebbero ad oggi alcun riscontro. Nella nota, si legge, il Segretario Generale, il dott. Ettore Sunseri, avrebbe comunicato che “Con riferimento ai pagamenti arretrati il comune avrebbero rescisso il contratto. Però, vista l’attività culturale svolta dall’associazione nei confronti della città, ne avrebbe consentito ancora l’occupazione, ferma restando la piena disponibilità dell’immobile da parte del comune, l’impegno dell’associazione alla pulizia, al pagamento di tutte le spese vive quali la luce, l’acqua e la manutenzione ordinaria, l’apertura e chiusura con personale dell’associazione”.
Nota, dicevamo, che non trova però riscontro negli atti amministrativi comunali.
Il Circolo nel 2016 invece rilanciava una proposta per sanare la querelle: un nuovo contatto di locazione al canone di € 200.00 mensili, prevedendo la compensazione dei debiti pregressi con le spese già effettuate dal Circolo negli anni per il mantenimento dei locali.
Proposta non accettata dalla giunta municipale che ha invece deciso di procedere per le vie legali per il recupero del debito maturato e per sfrattare l’associazione. A breve l’incarico verrà assegnato ad un legale di fiducia.
Una lunga storia più volte affrontata, ma non risolta, dai diversi Consigli di Amministrazione che negli anni si sono susseguiti.
L’ultimo CDA si è sciolto a giugno 2017, con le dimissioni del Presidente, l’Arch. Natale Sabella. In attesa di nuove elezioni l’associazione è stata commissariata. Il Commissario pro tempore, il prof. Claudio Burgio, da noi interpellato, risponde al comune: “La nota del Segretario Sunseri ci consentiva di mantenere i locali in comodato d’uso gratuito, senza gravare sulle casse del comune per le utenze. Se il comune non ne é in possesso possiamo procurargli il documento. Rimaniamo comunque sempre disponibili ad incontrarci con l’amministrazione per chiarire la questione e trovare assieme una soluzione”.