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Monreale, dissesto finanziario. L’opposizione insorge: “L’amministrazione rassegni le dimissioni”

Alternativa Civica e PD: "È stato fatto un buon lavoro. Questa amministrazione ha raggiunto notevoli traguardi dal punto di vista economico-finanziario”

Monreale, 19 ottobre 2017 – Come era prevedibile la notizia della dichiarazione del dissesto finanziario del comune di Monreale, da parte della Corte dei Conti, ha sollevato un vespaio di polemiche.
“L’amministrazione rassegni le dimissioni”. A sferrare l’attacco sono i consiglieri comunali Pica, Romanotto, Vaglica e La Corte del gruppo Credici Monreale: «Il Sindaco e la sua Giunta traggano le necessarie conseguenze». L’opposizione sostiene che «le scelte di questa amministrazione, rispetto a cui abbiamo sempre notoriamente preso le distanze, ne sono la causa. In tre anni si sono succeduti tre assessori al bilancio (l’ultimo il Sindaco che ha avocato a sé la delega), coadiuvati da esperti e consulenti pagati dai cittadini. Il risultato è che la Corte dei Conti ha dichiarato che quegli stessi bilanci, che noi non abbiamo votato, erano “fuorvianti e non veritieri”. È questo che l’amministrazione pensava del cambio di logica tanto decantato in campagna elettorale? Il Sindaco, a questo punto, venga a riferire in consiglio comunale e rassegni le dimissioni. Diversamente siamo pronti alla sfiducia per mettere fine a questa esperienza».
A pensarla come loro il componente dell’assemblea provinciale del PD, Lo Biondo: «In questi anni non una sola buona notizia per la città e troppe risse per una poltrona. Di questa esperienza rimangono i selfie con Dolce e Gabbana. Poi un territorio abbandonato, paragonabile a una nave senza rotta. La Corte dei Conti ha più volte mosso delle criticità rispetto alla conduzione dei bilanci. Ma l’amministrazione ha proseguito per la sua strada, pensando che bastassero i rimpasti di giunta, con ben tre assessori al bilancio cambiati, la nomina di consulenti di bilancio e il sostegno trasversale sui bilanci oggi contestati dalla Corte dei Conti, da parte di alcuni consiglieri che oggi si contraddistinguono per avere fatto l’opposizione di facciata».
 

Ma per Alternativa Civica e per il PD, i due capigruppo Gullo e Vittorino si esprimono con un secco No alle dimissioni dell’amministrazione comunale. «È stato fatto un buon lavoro. Questa amministrazione ha raggiunto notevoli traguardi dal punto di vista economico-finanziario. Sono stati chiusi contenziosi e situazioni annose come quelle dell’Amat. Diverse anche le transazioni fatte».

«Veniamo da un predissesto e da debiti pregressi, il Comune è in sofferenza da anni”, aggiunge Toti Gullo. “Non è il primo né l’ultimo comune in dissesto soprattutto in Sicilia. I debiti ci sono e si devono pagare, per i cittadini non cambia nulla».  

«Nel 2016, quando è stato votato il piano di riequilibrio, si sapeva che era una delle possibilità che c’era in quel momento da prendere – dice Mimmo Vittorino – quello che non si sapeva era la capacità di onorare tutti gli obiettivi. La Corte dei Conti giustamente ha fatto le sue valutazioni per i problemi relativi agli anni 2014-2015. Su quello non possiamo fare nulla, non è possibile tornare indietro su gli errori fatti. Quello che è successo non era prevedibile. Se nel dispositivo della sentenza si parlerà delle mancanze 2014-2015 e se verranno ritenuti dei bilanci ‘falsati da cifre errate’, prenderemo le dovute decisioni. È corretto che qualcuno si assuma le proprie responsabilità e non solo la parte politica ma anche quella amministrativa».

«Attendo le motivazioni della Corte dei conti sulla deliberazione – dichiara il sindaco di Monreale Piero Capizzi -, noi continueremo nella nostra attività di gestione ordinaria e il consiglio comunale avvierà la procedura di dissesto. I bilanci pregressi sono tutti equilibrati e i debiti sono quasi tutti estinti tranne quello con l’Ato rifiuti che è il debito più corposo».

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