Ma per Alternativa Civica e per il PD, i due capigruppo Gullo e Vittorino si esprimono con un secco No alle dimissioni dell’amministrazione comunale. «È stato fatto un buon lavoro. Questa amministrazione ha raggiunto notevoli traguardi dal punto di vista economico-finanziario. Sono stati chiusi contenziosi e situazioni annose come quelle dell’Amat. Diverse anche le transazioni fatte».
«Veniamo da un predissesto e da debiti pregressi, il Comune è in sofferenza da anni”, aggiunge Toti Gullo. “Non è il primo né l’ultimo comune in dissesto soprattutto in Sicilia. I debiti ci sono e si devono pagare, per i cittadini non cambia nulla».
«Nel 2016, quando è stato votato il piano di riequilibrio, si sapeva che era una delle possibilità che c’era in quel momento da prendere – dice Mimmo Vittorino – quello che non si sapeva era la capacità di onorare tutti gli obiettivi. La Corte dei Conti giustamente ha fatto le sue valutazioni per i problemi relativi agli anni 2014-2015. Su quello non possiamo fare nulla, non è possibile tornare indietro su gli errori fatti. Quello che è successo non era prevedibile. Se nel dispositivo della sentenza si parlerà delle mancanze 2014-2015 e se verranno ritenuti dei bilanci ‘falsati da cifre errate’, prenderemo le dovute decisioni. È corretto che qualcuno si assuma le proprie responsabilità e non solo la parte politica ma anche quella amministrativa».
«Attendo le motivazioni della Corte dei conti sulla deliberazione – dichiara il sindaco di Monreale Piero Capizzi -, noi continueremo nella nostra attività di gestione ordinaria e il consiglio comunale avvierà la procedura di dissesto. I bilanci pregressi sono tutti equilibrati e i debiti sono quasi tutti estinti tranne quello con l’Ato rifiuti che è il debito più corposo».