Corleone, 7 aprile 2017 – Il 5 aprile scorso Filodiretto ha trattato il caso di una maestra fermata dai carabinieri di Corleone, in seguito ad una indagine condotta dai carabinieri di Corleone per presunti maltrattamenti nei confronti dei propri alunni. Il caso si era chiuso davanti al GIP che non ritenendo sufficienti le prove contro l’insegnante e ritenendo che il comportamento dell’insegnate non integrava il reato di maltrattamenti, non ha convalidato l’arresto della maestra.
Adesso la quasi totalità dei genitori dei bambini che frequentano una sezione di una scuola dell’infanzia di Corleone coinvolta chiede di esporre alcune “doverose precisazioni” sui fatti accaduti:
“In merito ai presunti fatti successi che hanno portato all’applicazione delle misura di prevenzione degli arresti domiciliari di una insegnante di 54 anni per maltrattamenti e sistematiche percosse e violenze inflitte in danno degli alunni di detta sezione, il GIP del Tribunale di Termini Imerese non ha convalidato l’arresto dell’insegnante in quanto, dopo aver visionato i filmati, ha rilevato l’assoluta insussistenza del reato nelle risultanze investigative di un quadro di sistematiche minacce, percosse e violenza inflitta dall’insegnante in danno dei suoi alunni, emergendo, per contro, un metodo educativo privo di penale rilevanza.
Il GIP ha ritenuto, tra l’altro, che neppure può ipotizzarsi la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al diverso reato di abuso di mezzi di correzione e pertanto ha ordinato l’immediata liberazione dell’indagata.
La quasi totalità dei genitori degli alunni aveva presentato un documento a difesa dell’insegnante, in quanto erano rimasti increduli e sgomenti sulle accuse rivolte all’insegnante. Il GIP, ha non solo letto, ma anche citato nella predetta ordinanza di scarcerazione detto documento”.