Palermo, 27 marzo 2017 – A Palermo tagliate stanotte le gomme dei furgoni che dovevano trasportare i cani dal canile municipale ad altri luoghi, per consentire i lavori di ristrutturazione della struttura, fermi dal 2012. Questa mattina era previsto il trasloco, ma le operazioni sono state bloccate. Proteste, questa mattina, davanti ai cancelli del canile municipale di Palermo dove un gruppo di animalisti si è riunito in via Tiro a Segno perché contrari all’affidamento ad associazioni, a loro dire non titolate, degli animali.
“Se qualcuno aveva dubbi, finalmente oggi tutto si è chiarito rispetto alla natura criminale di chi in questi mesi ha speculato sugli animali, sul lavoro e la buona fede di tanti volontari che hanno accudito i cani – dice il sindaco Leoluca Orlando – Il gravissimo atto di danneggiamento dei mezzi comunali è per noi solo la conferma di quanto abbiamo già ribadito: con la pianificazione dei lavori di ristrutturazione del canile e l’interruzione dei trasferimenti di denaro alle associazioni private (oltre 920 mila euro, ndr) abbiamo rotto un sistema criminale che a tutto è interessato fuorché al benessere dei cani”.
“Definire ‘sedicenti amanti degli animali’ i tantissimi ragazzi che con sacrificio e passione seguono l’evolversi del destino dei cani del canile municipale di Palermo e che da anni vi dedicano parte del proprio tempo, sottraendolo alla famiglia e alla vita privata per l’amore verso gli animali, è politicamente scorretto”. Lo dice il consigliere comunale del Partito Democratico di Palermo Salvo Alotta, in riferimento alle dichiarazioni ufficiali dell’amministrazione Orlando circa quanto accaduto oggi al canile. “Verificheremo la bontà del provvedimento e delle modifiche del bando – continua Alotta – e chiederò un’audizione in Quinta commissione. In ogni caso, di fronte alla richiesta del confronto da parte degli animalisti, il Comune dovrebbe fermarsi e non sottrarsi al confronto valutando le preoccupazioni degli animalisti e la possibilità di risparmiare soldi pubblici se, come sembrerebbe, i ragazzi li prenderebbero in affidamento gratuitamente”.