Monreale, 27 settembre 2016 – “Assistiamo ad un’amministrazione ostaggio di un partito litigioso e inconcludente. Infiniti i tentativi di ‘accordo’ nei quali, a fare da padrone, troviamo sempre il personalismo e l’ambizione di alcuni ma che portano, come unico risultato, una situazione di stallo insostenibile ed inaccettabile della macchina comunale”. Sono queste le parole che utilizzano i consiglieri Guzzo e Giuliano di CambiAmo Monreale per descrivere la situazione che sta coinvolgendo l’amministrazione comunale monrealese.
“Ancora una volta si dimostra l’incapacità di questa amministrazione nel portare avanti un’azione di governo seria e coesa – continuano i consiglieri – che metta al primo posto l’interesse della città e dei suoi bisogni. Noi consiglieri Guzzo e Giuliano, come cittadini ancor prima che consiglieri, siamo stanchi di subire i capricci di chi a parole dice tanto ma che in realtà non riesce a concretizzare nulla. Ci chiediamo come si possa essere cosi egoisti e talmente presi dal proprio ego da non accorgersi di stare riducendo una città e le sue frazioni in ginocchio”.
“Vogliamo ricordare al sindaco che anche se governa con l’appoggio del partito eletto con il maggior numero di voti, quello stesso partito rappresenta comunque una piccolissima parte della città e, a dirla tutta oggi, visto l’imperante malcontento, probabilmente non rappresenta neanche più quella. Ci teniamo a ricordare – affermano – soprattutto al sindaco che i cittadini continuano a subire l’ennesima beffa da parte di questa amministrazione, trovandosi pagare, ormai da un mese, assessori che, senza deleghe, risultano di fatto inoperativi ma che non sono considerati in altrettanta maniera al momento del percepire i soldi pubblici. Chi ne paga le conseguenze? Naturalmente sempre e solo i cittadini lasciati in balia dei venti e delle correnti”.
“Crediamo che sia giunta l’ora di mettere un punto a questa interminabile agonia e che il sindaco dia seguito a quella promessa, ormai disattesa da quasi tre anni,che si attui un reale e concreto cambio di logica che non si limiti al semplice cambio di poltrona”. Concludono i due consiglieri.