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Via Ludovico Torres, “La scala della vergogna”

Monreale, 24 settembre 2016 – Mi “imbarco” per un attimo nella macchina del tempo e ritorno indietro a quel marzo del 2014 quando Monreale Informa, organo di informazione ufficiale del comune di Monreale, allora guidato dalla Giunta Di Matteo, scriveva: “È stato siglato un protocollo d’intesa tra il Comune di Monreale e l’Associazione Ludovico Torres, che raccoglie un gruppo di commercianti del centro storico che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere la storica Via Ludovico Torres”. Da allora sono trascorsi 30 mesi, ma di fatto non si è visto nulla.

I motivi per cui tutto è rimasto al palo non sono ancora oggi chiari. Se sia stata la mancanza di volontà, la mancata collaborazione del Comune o le divergenze scaturite tra i vari componenti dell’associazione, questo non è risaputo. Sta di fatto che nulla è stato realizzato di ciò che ci si prefiggeva. Ma tralasciando per un attimo la strada antichissima, che ancora oggi conserva il selciato rimasto per fortuna come un tempo e complessivamente ancora in ottimo stato, mi voglio soffermare sulla scalinata che dal posteggio conduce proprio verso la via Torres.

Dopo varie segnalazioni, verbali e scritte, giunte all’amministrazione attuale, e agli svariati capitomboli (causati dai gradini degradati) in cui erano incappati altrettanti turisti, ed articoli vari apparsi (vedi articolo) si era provveduto, dopo diverso tempo, a rirpistinare i gradini. Questo sembrava aver risolto il problema ed aver dato “lustro” ad una scalinata che vede giornalmente centinaia di persone percorrerla per poter arrivare nel centro della Cittadina Normanna. Ma se ci mettiamo un attimo nei panni di uno dei tantissimi utenti di quelle scale, si resta disgustati nel vedere (vedi foto allegate) la sporcizia, il degrado e l’incuria. Muretti crollati, ammassi di pietre e detriti negli angoli, bottiglie, bicchieri e spazzatura di ogni genere accatastata in quelle che dovrebbero essere delle aiuole curate e fiorite, porzioni delle mura che la costeggiano crollati, da dove si intravedono ammassi di sterpi, resti di potatura bruciati, ed ancora bottiglie ed altro pattume di varia natura.

Tutto ciò non è accettabile, è inconcepibile che un tratto del percorso che i turisti fanno, una volta scesi dai pullmans o dalle loro autovetture, debba presentarsi davanti i loro occhi in questo stato. Quella scalinata è il primo impatto visivo che ha chi viene a farci visita, gli ospiti si accolgono con rispetto ed educazione, non è certo questo il benvenuto che ci si aspetta arrivando in una cittadina che vanta un sito UNESCO. No, non è questo, ed io, a titolo personale, sono indignato di cotanta strafottenza e disinteresse da parte di chi dovrebbe evitare di far fare una così brutta figura al Paese in cui vivo e in cui vivono migliaia di persone che, credo, la pensino come me.

 

1 Commento
  1. Claudio burgio scrive

    La cosa più vergognosa è anche il ristringimento della bretella creato dalle autovetture dei “Vu cumpra” posteggiare sulla carreggiata di accesso alla scalinata che non vengono fatte spostare da nessuno, e cosa ancora peggio quel cartello di pericolo messo da più di un anno davanti l’ingresso del liceo Basile che segnala l’asfalto divento e i san Pietri che nessuno sistema. Altro che biglietto unico.

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