Monreale, 21 settembre 2016 – E’ molto serio il rischio che a partire dal primo ottobre il servizio fornito all’interno del progetto Home Care Premium possa subire un inaspettato stop.
Il servizio, fornito nei comuni appartenenti al distretto socio sanitario 42, Palermo, Monreale, Villabate, Altofonte, S. Cristina Gela e Piana degli Albanesi, è rivolto a 119 utenti che ricevono soprattutto assistenza domiciliare. Ma vengono erogati anche altri servizi, rivolti ad anziani, disabili e persone non autosufficienti. Il progetto, operativo da diversi anni, costituisce un fiore all’occhiello per il comune di Monreale, che ne è capofila.
Sei cooperative, con decine di dipendenti, operano giornalmente per conto dei comuni, grazie ad un finanziamento che viene interamente erogato dall’INPS. Ma è proprio nel rapporto tra INPS e Comune di Monreale che sta il problema, in piedi da anni ed ancora non risolto, che potrebbe portare all’interruzione anticipata del servizio che invece si sarebbe dovuto sospendere naturalmente il 31 dicembre 2016.
Già dal 2015 l’INPS ha contestato al Comune di Monreale di avere il DURC negativo. Il DURC, documento unico di regolarità contributiva, attesta l’assolvimento, da parte del comune, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. L’INPS contesta la presenza di irregolarità inerenti il versamento dei contributi di alcuni impiegati nei cantieri di servizio del comune di Monreale risalenti agli anni 1997, ’98 e ’99. Una inadempienza che impedirebbe all’istituto di trasferire i finanziamenti al comune. Se finora l’INPS ha accettato di andare in deroga alla norma, adesso ha posto il comune dinanzi all’aut aut. Se il comune non regolarizza la propria posizione non verranno versati i finanziamenti per coprire il servizio.
Secondo gli uffici comunali però non vi sarebbe nessuna irregolarità nel versamento dei contributi, ma si tratterebbe soltanto di un problema di allineamento dei dati tra i due enti. Problema apparentemente semplice da risolvere ma che, nonostante gli incontri avvenuti tra i funzionari dei due enti, ancora persiste.
Intanto il comune ha segnalato alle cooperative la seria possibilità che dal primo ottobre, in mancanza di una positiva risoluzione della querelle, il servizio verrà sospeso. Il comune non vuole rischiare di procrastinare un servizio fino al 31 dicembre senza l’adeguata copertura finanziaria. Il debito maturato, infatti, ammonterebbe a più di 500.000 €.
Tra le sei cooperative, ad avere il maggior numero di utenti è la “Nido d’argento” di Partinico. Il Presidente, Giuseppe Gaglio, è in totale disaccordo con la decisione che il comune di Monreale potrebbe prendere a breve, e la cui eventualità gli è già stata anticipata: “Il comune di Monreale non si può arrogare il diritto di interrompere un servizio fornito dall’INPS agli anziani, per il quale il comune svolge solamente una funzione di tramite. Dal primo ottobre il sindaco di Monreale si troverebbe a dovere gestire le proteste del centinaio di assistiti che potrebbero anche sporgere denuncia per un diritto negato. Il sindaco di Monreale deve occuparsi di regolarizzare il DURC”.
Le cooperative attendono che venga corrisposta la quota di finanziamento contabilizzata per il periodo dicembre 2015 – giugno 2016. “Non abbiamo alcuna intenzione – spiega Gaglio – di fare una ingiunzione di pagamento nei confronti del comune. Abbiamo sempre pazientato e anche stavolta siamo fiduciosi che la questione si risolverà entro i primi di ottobre. Non vediamo quindi la necessità di interrompere il servizio anticipatamente”.