Monreale, 5 settembre 2016 – Come annunciato ieri sera su queste colonne, il sindaco di Monreale Piero Capizzi ha deciso di aprire la crisi di governo. Indietro non si torna, era lo slogan trasmesso agli alleati. E questa mattina, con regolarità, sono state recapitate a cinque dei sei assessori le lettere con le quali si comunica il ritiro delle loro deleghe. Rimangono salde sono quelle del vicesindaco Giuseppe Cangemi, giustificate dalla necessità di non bloccare la macchina amministrativa.
Dunque a poco più di due anni dall’inizio di questa amministrazione il primo cittadino chiede agli assessori di fare un passo indietro, per “procedere ad un riassetto dell’attività dei singoli assessori alla luce altresì di una verifica generale dell’attività politica svolta, per dare nuovo impulso e slancio all’attività dell’ente”. Un messaggio sibillino per mascherare un profondo malcontento nei confronti di una parte della compagine assessoriale, senza però entrare nello specifico, senza spiegare cioè chi potrà essere meritevole di una riconferma e chi va invece bocciato senza possibilità di un ripescaggio.
A breve il sindaco comincerà le consultazioni con il Partito Democratico e con Alternativa Civica, “per l’avvio di una forte azione di rilancio soprattutto di alcuni settori dove negli ultimi anni si erano rilevate delle oggettive criticità”. Capizzi pone però agli alleati un paletto: la rinuncia al doppio incarico di consigliere comunale e di assessore.
Ore di fermento all’interno dei due gruppi, che saranno impegnati adesso ad una valutazione interna per determinare quali nomi presentare e, soprattutto, se ripresentare alcuni degli uscenti.