Monreale, 6 agosto – Il Tar ha disposto che le carte riguardanti alcuni finanziamenti Prof 2010 siano passate alla Procura di Palermo in quanto l’Assessorato alla Formazione della Regione siciliana sembrerebbe aver omesso alcuni controlli. Nubi grigie all’orizzonte si prospettano quindi per la monrealese Patrizia Monterosso, attuale segretario generale della Regione che, in quel periodo ricopriva il ruolo di dirigente generale del dipartimento Formazione.
È presenta la sua firma infatti su quel decreto con il quale viene dato il benestare a finanziamenti per una cifra di oltre 236 milioni di euro. Il documento seguirebbe il decreto assessoriale firmato dall’allora assessore Mario Centorrino. Al centro dell’inchiesta c’è la bocciatura da parte del Tribunale amministrativo di questi atti con i quali si concedevano dei finanziamenti ad una cooperativa che non avrebbe avuto i requisiti per ottenere i fondi. In seguito a complesse vicende giudiziarie che avevano visto coinvolte due cooperative, l’assessorato avrebbe comunque concesso all’ente l’inserimento nell’elenco degli enti finanziati.
L’assessorato, secondo i giudici, pare non aver “voluto” controllare. Ci sarebbe stata quindi una precisa intenzione dell’assessorato a non rispondere a quelle diffide. A non verificare. Proprio per questo il Tar parla di “evidenti omissioni” dell’assessorato, “aggravate – continuano – dal mancato riscontro alle diffide presentate dall’ente ricorrente”. Per questo, concludono i giudici del Tar “si ritiene di disporre la trasmissione degli atti di causa e della presente sentenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo”.