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Il dossier, aree verdi abbandonate a rischio incendio #1   

Monreale, 25 giugno – Questa è la prima, con la speranza possa essere l’ultima, di una serie di inchieste che si prefigge lo scopo di individuare e denunciare quelle che sono le aree a rischio incendi. Il monitoraggio che faremo, anche col supporto dei nostri lettori, servirà ad evidenziare, sia quelle di pertinenza del Comune di Monreale sia le aree private.
Ne avevamo già parlato in passato, pubblicando la segnalazione pervenutaci in redazione da parte di un nostro lettore, e visti i fatti ultimamente avvenuti, è doveroso da parte nostra ritornare sull’argomento che appare molto delicato e per questo esige quell’attenzione che fino ad adesso non c’è stata.
Uno dei lotti di in questione si estende per circa 3500 mq. e ricade tra le Via Gravina, la Via Caltanissetta e la Via Caruso ed è molto vicino alla scuola Elementare Morvillo, alla Caserma dei carabinieri e a diverse abitazioni.

Svariate sono state le richieste di bonifica, fatte alle tante amministrazioni che si sono susseguite negli anni, ma di risposte o di interventi risolutivi nemmeno l’ombra.
L’unica ombra, non sia mai, che potrebbe risultare nefasta, è quella di un incendio che interesserebbe anche alcune cisterne del gas a servizio dei condomini che abitano nell’edificio confinante l’area di cui stiamo trattando. Le cisterne di GPL, coperte totalmente dai canneti, hanno invaso anche l’area giochi del complesso che comprende tre edifici abitanti da circa 60 famiglie. A detta dei vigili del fuoco, anche se i recipienti sono vuoti, se soggetti ad alte temperature potrebbero ugualmente esplodere. Questo è un pericolo da scongiurare assolutamente con un intervento tempestivo e risolutorio.

Il terreno totalmente abbandonato di proprietà del comune, agli inizi degli anni ’90, prima che la zona a valle il complesso delle case popolari prospiciente la Via della Repubblica venisse urbanizzata, era stato destinato ad ospitare una scuola materna. Il mancato reperimento delle risorse economiche e la contemporanea costruzione di edifici residenziali in cooperativa fecero spostare il progetto più a valle.
Tale decisione, nel corso degli anni, ha fatto sì che l’area fosse lasciata all’incuria più totale, permettendo al naturale corso della natura di “appropriarsene” generando una fitta selva di rovi inestricabili che ha dato e dà “ospitalità a tanti animali, tra cui svariate famiglie di ratti che col tempo ed indisturbati si sono moltiplicati ed “ingrassati” tanto da essere scambiati per conigli.

Alcuni anni fa, a causa di un incendio scoppiato proprio nella zona, nel tentativo di circoscrivere le fiamme che stavano lambendo le vicini abitazioni, un vigile urbano e un carabiniere furono costretti a ricorrere alle cure dei sanitari, con evidenti sintomi di intossicazione da fumo.

Ora, onde evitare il ripetersi di questi eventi che possono verificarsi, sia per cause “naturali” sia per mano di qualche incosciente, sarebbe auspicabile che l’amministrazione provvedesse al più presto alla bonifica dell’intera area e nel frattempo approntasse un progetto di riqualificazione che, non solo sarebbe utile per scongiurare eventuali altri incendi, ma renderebbe quello spazio decoroso e sicuro agli occhi di tutti noi Cittadini.

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