Le cose finiscono ed il problema non è questo. Il problema è non aver nient’altro da cominciare.
Un paio di giorni fa, ricevo una chiamata dal Direttore: “Ciao Massimo, tutto ok?”; “Si, ma il giornale chiude”.
“Minchia, all’improvviso?”; “Si, stavolta si”.
Mi dispiace sinceramente, e per questo è retorico dire che lo ringrazio e che ringrazio tutti voi per avermi letto.
Per fortuna però le cose della vita finiscono, alcune finiscono prima, altre finiscono al momento giusto ed alcune troppo tardi.
Certe volte siamo preparati, certe volte ne siamo sollevati e certe volte non riusciamo a superare il dolore.
Per fortuna però le cose finiscono perché ogni volta è un’occasione per crescere.
Il vero problema l’abbiamo quando non sappiamo che altro poter fare o ancora peggio non desiderare altro da fare.
Quando le fini sono annunciate, si maturano nuovi stimoli, si pianificano nuovi traguardi, ci si prepara con nuovi mezzi.
Quando le fini sono improvvise, si rimane disorientati e spesso qualcuno resta paralizzato.
Dove voglio arrivare, proviamo a ricordare quante volte nella vita abbiamo detto: “no anche se la scuola è finita noi ci vedremo lo stesso”.
– “anche se la vacanza è finita noi ci vedremo lo stesso”;
– “anche se ci hanno licenziato, noi ci vedremo lo stesso”;
Non è vero? Quante volte però non vi siete più visti? E’ giusto così. Perché non sono le chiacchere che legano le persone. Non sono le cose che si hanno in comune che legano le persone. Sono le cose che si hanno da fare a legare le persone.
Non appena frequenteremo le persone solo per dire: “ti ricordi?” allora saremmo troppo vecchi. Sia se abbiamo vent’anni sia se ne abbiamo novanta.
Si è vecchi solo quando non si immaginano altre cose da poter fare.
Per questo invito il Direttore a visitare nuove spiagge ed a chiamarmi non appena avrà nuove forze.
Per questo invito tutti voi a pensare a cosa potete fare di nuovo anziché aprire Filodiretto.
Buon Inizio.