Il Set è sempre lo stesso e gli attori anche. Per la quarta volta dal duemiladieci torniamo a scrivere del COLLETTORE FOGNARIO;
possiamo ormai dire di aver esplorato l’argomento in lungo e in largo, abbiamo detto tutto: le promesse, i soldi non spesi, i lavori mancati, l’inquinamento, le alternative, il silenzio, la procedura d’infrazione e la condanna dell’Europa. Abbiamo ultimamente anche realizzato un reportage dal nome “Il corso delle cose” che racconta brevemente questa strana vicenda esempio di cattiva amministrazione e abbandono del territorio (lo trovate su youtube ricercando “Summacco Tv – il corso delle cose”). Certo ulteriori aneddoti di particolare importanza non mancano; c’è sempre qualcosa da aggiungere in vicende come questa dallo sfondo tipico della farsa Siciliana. Ad esempio, Aps (Acque Potabili Sicilane), la società che avrebbe dovuto provvedere alla costruzione del collettore fognario (entro dicembre 2008) e alla gestione della rete idrica più in generale, oggi è in liquida-zione ma avrebbe potuto gestire questo servizio essenziale per trent’anni se non fosse intervenuto il referendum del 2010. La gara di affidamento inoltre fu parecchio contestata per il semplice fatto che APS fu l’unica società a presentarsi a questo importante appuntamento. La storia in ogni caso è lunga e travagliata e occorrerebbe troppo tempo per spiegare. Il fatto degno di nota è che grazie al referendum appena citato oggi l’acqua è e rimarrà in mani pub-bliche: non abbiamo avuto il nostro collettore fognario ma “siamo gestori” della nostra acqua. Tornando a quello che non abbiamo ancora detto di questa storia, nel tentativo di arricchirla, è interessante sottolineare che nel corso delle audizioni dell’Italia, relative alla procedura d’In-frazione per la mancata depurazione delle acque reflue urbane, qualche esperto esponente dello Stato Italiano sostenne che alcuni Comuni Siciliani (tra cui Monreale) si sarebbero messi in regola entro il 2012; siamo alla fine del 2012 ma Monreale non è proprio in regola. Raccontare questa vicenda e vivere l’immobilismo di tanti ammi-nistratori ci ha effettivamente demoralizzato e a cosa sarà valso tutto questo lavoro di informazione e il tempo speso dietro a Caputo, Gullo o Di Matteo non lo sappiamo; probabilmente lo sapremo fra qualche tempo. Noi per parte nostra speriamo però che valga la realizzazione del collettore fognario e il risanamento dell’Oreto. Intanto questo Agrodolce Monrealese finanziato dai contribuenti del Comune continua in un avvicendarsi sempre degli stessi at-tori/amministratori che nulla hanno portato alla Città di Monreale e gli attori sono sempre loro: Caputo, Gullo e il prode Di Matteo. Caputo, Gullo e Di Matteo, in fondo in fondo voi chi salvereste dei tre? Forse Di Matteo? Non ha fatto debiti (almeno così pare), ha ereditato questa situazione dai primi due che gli danno la colpa di tutto e infine si trova a doversi giustificare di cose che forse nemmeno conosce, insomma Signori saremo in presenza di un giusto? Ma questa è un’altra storia…o forse no?
Stefano Lo Coco del Comitato Pioppo Comune
http://www.youtube.com/watch?v=aJ7cXERVCJk