Poggio S. Francesco, Monte Fiascone, Monte Signora, Agrifoglio, Giacalone, Cerasa, Cerasa, C.da Mirto, C.da Miccini, C.da Renda, Piano Tavernella, Piano Dell’occhio, C.da Fellamonica, Cda. Giancaldara, Lago Poma, C.da Guastella, Gusina, C.da Billiemi, Monte Billiemi. Sono solo alcune delle 25 aree che sono state funestate dagli incendi nel quinquennio 2017-2021 e che sono state inserite nel nuovo catasto incendi che è stato portato a termine dopo il lavoro condotto dagli uffici comunali ed in particolare dall’architetto Finella Badagliacca.
Il catasto incendi è stato realizzato in ottemperanza all’art. 10 “Legge quadro in materia di incendi boschivi” n.353 del 2000.
Giovedì l’atto, voluto fortemente anche dal sindaco Alberto Arcidiacono, è stato deliberato dalla giunta comunale, dove è stato illustrato dall’assessore Rosanna Giannetto. La Giannetto in questi anni ha seguito il progetto, occupandosi di coordinarne i vari aspetti, come le interlocuzioni con la forestale o con le scuole che hanno fatto i rilievi con i droni nelle varie aree percorse dal fuoco.
“Il catasto – spiega l’assessore Rosanna Giannetto – consentirà all’amministrazione di arginare i numerosi fenomeni incendiari che annualmente devastano il territorio. Il nostro è un risultato storico. Dopo 21 anni, con l’amministrazione Arcidiacono, Monreale ha un catasto incendi, che va visto come importante strumento a salvaguardia del territorio”.
Spetta ai comuni provvedere al censimento, tramite apposito catasto, dei soprassuoli percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio, procedendo con cadenza annuale all’aggiornamento dello stesso catasto.
Sulle aree percorse dal fuoco, una volta individuate, si potranno apporre vincoli di 15, 10 o 5 anni. Per 15 anni non si potrà cambiare la destinazione d’uso del terreno; per 10 anni sarà imposta l’inedificabilità, così come l’impossibilità di utilizzare il terreno per la caccia e il pascolo; il rimboschimento sarà invece vietato per 5 anni.