Ieri, presso il Teatro del Seminario, Primavera Arbëreshe, la coalizione progressista che si presenterà alle elezioni comunali di Piana degli Albanesi, ha presentato il suo candidato sindaco. Si tratta di Marco Pillitteri, volto noto in paese per il suo impegno politico, ormai ventennale. Sul palco si sono susseguiti gli interventi di Filippo Diletto, Francesca Virga, Matteo Mandalà, Claudio Scalia e Sergio Melilli, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico.
L’incontro si è aperto con l’osservazione di un minuto di silenzio per la scomparsa di Petta Francesco, padre di Alberto, esponente di spicco della coalizione di centrodestra. Un gesto molto nobile, nonostante le divergenze politiche.
Il candidato sindaco ha espresso con semplicità uno dei motivi principali per cui ha accettato la sfida della candidatura: “Perché voglio bene a chi me l’ha chiesto. Forse è una espressione banale o abusata, ma è una scelta che ho fatto col cuore. La scelta dell’impegno perché si vuole bene a qualcuno. Quando attorno al mio nome ho riscontrato l’entusiasmo e il consenso degli attori politici che costituiscono questa coalizione, ho toccato con mano anche la vicinanza umana. Ero pronto ad assumere questa responsabilità in maniera serena, passando dall’avere a cuore, a prendersi cura e all’avere cura. Così, l’impegno affettivo diventa impegno politico per il prossimo, per la propria comunità e per il proprio territorio. Cercare di capire i complessi meccanismi che regolano la cosa pubblica e partecipare per portare il proprio contributo di idee e di lavoro”.
L’intervento di Claudio Scalia ha posto l’accento sulla necessità di creare un “collante sociale, per essere riferimento per la popolazione e tracciare quelle nuove prospettive per questo paese che non sono state colte. C’è da recuperare molto terreno. Per questo sono qui, per dare il mio sostegno e contributo e per farlo occorre essere inclusivi”.
Adesso non ci resta che attendere i nomi dei nostri compaesani che andranno a formare la lista elettorale.