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Emergenza cimitero Rotoli, Orlando presenta il piano: “Non meno di tre mesi per tornare alla normalità”

Lungo dibattito a Palazzo delle Aquile. L'opposizione chiede le dimissioni del sindaco. 920 le bare in attesa di sepoltura

PALERMO – Questa mattina si è riunito in forma straordinaria il consiglio comunale, convocato dal presidente Totò Orlando, per discutere, insieme al sindaco Leoluca Orlando, dei gravi problemi che interessano il cimitero dei Rotoli, sito a Vergine Maria. Un lungo e acceso dibattito tra i consiglieri di maggioranza e opposizione.

In apertura il sindaco ha subito elencato i numeri relativi a quante sono le bare in attesa di sepoltura, alle risorse per intervenire in maniera tempestiva, ai finanziamenti delle opere da realizzare all’interno del complesso cimiteriale per risolvere un’emergenza presente da molto tempo, più di dieci anni, e che negli ultimi anni si è aggravata, ultimamente anche a causa della pandemia.

Durante la seduta di consiglio comunale si è anche parlato del trasferimento delle bare dal cimitero di S. Maria dei Rotoli a quello di S.Orsola, dove nei giorni scorsi si è lavorato per liberare i loculi datati e adesso sono stati liberati 184 posti sui mille disponibili. Al momento il numero delle salme trasferite è di 14.

“Le procedure vanno a rilento per grosse difficoltà burocratiche, amministrative e organizzative dovute soprattutto all’insufficienza dei carri funebri e del personale impegnato anche in altri inderogabili servizi” – ha affermato in seduta di consiglio comunale il sindaco Orlando. Al cimitero dei Rotoli sono tantissime le bare stipate sotto i tendoni, nei depositi o addirittura all’interno di alcuni uffici amministrativi. Per non parlare poi del percolato che fuoriesce dalle salme a causa dell’impermeabilizzazione in zinco inesistente. Questa procedura è stata accelerata anche a causa delle elevate temperature dei giorni scorsi.

Attualmente le bare accatastate nei vari depositi sono 920. Di queste, 420 sono in attesa di un loculo e 500 di un posto in un campo di inumazione. Per il forno crematorio, guasto da un anno, il sindaco ha spiegato che occorreranno 245mila euro e sei mesi per tornare in funzione. A causa del forno guasto il sindaco ha affermato che è stato necessario chiudere un accordo con una ditta di Caltanissetta che ha offerto nei giorni scorsi la cremazione gratuita presso il cimitero di Misterbianco.

Tema importante anche quello della realizzazione del nuovo cimitero che potrebbe dare spazio alle tante salme che si trovano e che si troveranno ad attendere per anni una sepoltura. Stiamo parlando del “nuovo” cimitero nella contrada di Ciaculli, “area individuata dal Prg, per un totale di circa 27 mila sepolture. “Il progetto è definitivo – spiega Orlando – ma poiché il vincolo preordinato all’esproprio è decaduto, è necessario approvare il progetto in variante al Prg con contestuale approvazione del piano cimiteriale”.

Carica l’opposizione dopo la presentazione del piano da parte del sindaco: il capogruppo della Lega Igor Gelarda annuncia un blitz di Matteo Salvini ai Rotoli chiedendo un intervento dello Stato italiano. “Quello che chiediamo adesso – dice – è il commissariamento, con un commissario nazionale o regionale, del cimitero dei Rotoli  per la riduzione delle bare in giacenza. Chiediamo anche un commissario per la progettazione del nuovo cimitero, unica vera soluzione di tutto”.

Anche Antonino Randazzo, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle propone “la strada del commissariamento come soluzione per realizzare le opere necessarie, che faccia uscire Palermo dalla ormai cronica emergenza delle salme in deposito al cimitero dei Rotoli, è l’unica soluzione attuabile e percorribile. Questa è la proposta che il Movimento Cinque Stelle rivolge al Governo centrale per porre fine ad una delle pagine più drammatiche, anche a livello sanitario, della nostra città”.

“L’epoca di Orlando sindaco – rilancia il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Scarpinato – volge al termine nel peggiore dei modi, con una città allo sbando in cui niente funziona con i cittadini che sono costretti a fare i conti con i problemi creati da questa amministrazione comunale. Orlando farebbe bene a dimettersi perché Palermo merita di più”. “C’è sempre qualcuno e qualcosa che trae vantaggio dai disastri – aggiunge invece la consigliera di Oso Giulia Argiroffi – ma oggi non è il tempo per raccontare questa verità, aspettiamo le dimissioni, un ‘mea culpa’ di Orlando, doveroso, che, conoscendo la persona, non arriverà”.

Sulle responsabilità attribuite dal sindaco al Consiglio comunale, l’opposizione in aula, ormai maggioritaria, con 31 consiglieri su 40, ha anche respinto le accuse da parte del sindaco, spiegando che le proposte di delibere dell’amministrazione comunale non sono mai arrivate al Consiglio.

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