MONREALE – Il 28 aprile Palermo è tornata in zona arancione, mentre Monreale è rimasta in zona rossa. Della situazione pandemica a Monreale ne parliamo con il Sindaco Alberto Arcidiacono.
Qual è l’andamento dei contagi a Monreale?
L’Asp non invia più il classico report in cui dà il numero degli attuali positivi nel nostro territorio. Hanno rielaborato un nuovo sistema proprio per rispettare i famosi 250 su 100mila abitanti, quindi mandano quotidianamente un report che indica i nuovi contagi. In questa fase tendiamo a una netta diminuzione, per cui confidiamo di potere chiedere una revisione della nostra condizione e, possibilmente, di poter tornare in zona arancione. Se questo trend dovesse essere confermato ci sarebbero delle ottime possibilità.
C’è qualcosa che non ha funzionato nelle ultime due settimane di zona rossa?
Ritengo che i numeri vadano guardati entrando nel merito. L’indicatore va analizzato e discusso. Soprattutto quando un’eventuale impennata è dovuta a 1 o 2 nuclei familiari. Non significa che la città non ha risposto bene, ma che possibilmente quei nuclei familiari hanno creato un focolaio all’interno delle mura domestiche. Il dato va sempre contestualizzato.
Non ritiene dunque la situazione preoccupante per la città?
La situazione, ci possa essere un caso o 100 casi, continua a rimanere preoccupante perché questo deve guidare le nostre scelte e le nostre azioni. Dobbiamo abituarci a non abbassare mai la guardia. Però non ritengo che siamo in una situazione problematica. Confido comunque nel buon senso che è stato sempre dimostrato. Vanno invece evitate quelle riunioni familiari che portano spesso ad abbassare la guardia. Dentro le mura di casa ci si sente più al sicuro, si abbassa la mascherina, non si prendono tutte quelle precauzioni che sono doverose e necessarie per affrontare questo momento pandemico.
Pensa di adottare ulteriori restrizioni, per esempio in ambito scolastico, e di accentuare i controlli?
No. Sono convinto che in questo momento la città stia reagendo bene e i numeri questo lo confermano. Ma questo non significa che dobbiamo cambiare atteggiamento. Siamo in zona rossa, quindi al massimo delle restrizioni: si può uscire soltanto per necessità. Penso che questo sia bastevole per ritornare alla normalità.