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Altofonte, in arrivo 100 mila euro per riqualificare la chiesa di Santa Maria

Interventi sulla facciata, sugli infissi, sulle coperture, sistemato anche un tratto di via Virgilio in armonia con la pavimentazione circostante

ALTOFONTE – 100 mila euro in arrivo dal Gal Terre Normanne per riqualificare la chiesa di Santa Maria, annessa al complesso monumentale Palazzo di Re Ruggero. Si tratta del primo nucleo attorno al quale si è sviluppato il centro abitato affacciato sulla Conca d’Oro di Palermo con le sue antichissime e nobili origini legate a Federico II D’Aragona. 

Il decreto di finanziamento è stato consegnato al parroco, don Vincenzo Antonio La Versa, dal direttore amministrativo Giuseppe Sciarabba: “Operazione di rilevanza storica e culturale che da impulso al turismo religioso”.  

La parrocchia mesi fa aveva partecipato al bando della sottomisura 7.2 nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Sicilia.

“Il progetto di riqualificazione dell’edificio di culto – spiega Sciarabba – prevede il ripristino della configurazione originaria o quantomeno storicizzata attraverso la sostituzione integrale degli infissi esterni, che risultano incongruenti e dannosi per il tessuto originale, con il riordino delle dimensioni e del ritmo dei vani delle finestre. Saranno inoltre recuperate le originarie coloriture con un nuovo intonaco a base di calce che si raccordi con quello originario, previa rimozione dello strato di finitura precedente. Saranno rimossi i pluviali esistenti in PVC, da sostituire con i tradizionali catusi in cotto già presenti nel resto del complesso, e sarà inoltre sistemato un tratto di via Virgilio, in basolato, nel rispetto e in analogia alla pavimentazione circostante”. 

 

Il complesso del Palazzo di Re Ruggero, con l’annessa chiesa di Santa Maria, è vincolato ai sensi della legge 1089/39 e del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che all’articolo 10 si concentra sui beni immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti. 

“Il progetto finanziato dal Gal Terre Normanne – dice Sciarabba – costituisce un’operazione di rilevanza storica, culturale e patrimoniale sia per gli abitanti del comune di Altofonte ma anche per i territori circostanti con ricadute positive in termini di riqualificazione sociale e ambientale legate al turismo religioso. Il tutto in una logica di sviluppo locale di tipo partecipativo dei territori – conclude Sciarabba – che mette il centro alle portedi Palermo in rete con gli altri comuni del comprensorio delle Terre Normanne, all’interno dell’Itinerario Arabo-Normanno patrimonio dell’Unesco”.

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