L’uscita del Mosaico dalla maggioranza di governo non ha causato alcuno scossone al governo della città. Non c’è alcuna corsa ai ripari. Il sindaco Arcidiacono, durante l’incontro di maggioranza tenutosi domenica mattina, ha chiarito come non ci sia alcuna intenzione di guardare tra i banchi dell’opposizione per rinfoltire il gruppo a suo sostegno. Insomma, la minoranza in consiglio comunale non lo preoccupa. E tratterrà per sé le deleghe rimesse da Davì. Almeno nel breve periodo nessun allargamento della maggioranza.
Uno scossone potrebbe invece averlo subito il Mosaico stesso. Sono in tanti, negli ambienti della politica monrealese, a ritenere che una tessera del movimento potrebbe scollarsi. Sembrerebbe che ad un consigliere del gruppo i banchi dell’opposizione starebbero stretti.
L’uscita del Mosaico ha creato non pochi imbarazzi al segretario del PD, Silvio Russo, chiamato a giustificare il suo appoggio ad un governo che sembra sempre più pendere verso destra.
Russo sarebbe impegnato in un’attività diplomatica finalizzata al rientro del Mosaico nei ranghi dell’amministrazione Arcidiacono, per continuare il progetto politico avviato e condiviso dal maggio 2019. Un obiettivo ambizioso. Come quello che lo vede in prima linea occupato nel cercare di ampliare tra i consiglieri di centro sinistra il sostegno al sindaco.
Oggi pomeriggio si terrà un appuntamento significativo per i risvolti che potrebbe assumere dal punto di vista politico. Nel corso del direttivo del partito democratico, il segretario presenterà agli iscritti un documento per confermare piena fiducia ad Arcidiacono, anche in assenza del Mosaico. Ci si attende che Russo chiederà, a chi non si rimetterà alle decisioni prese dal consesso dirigenziale, di trarne le dirette conseguenze. Chiamato a dovere chiarire la propria posizione in merito sarà certamente Davide Mirto. Il consigliere comunale, tesserato PD (e quindi di diritto membro del direttivo), ex Mosaico, si era iscritto nel giugno 2020 al gruppo misto proprio in seguito alla sua decisione di non sostenere più l’amministrazione Arcidiacono. Su Mirto starebbero arrivando pressioni per fargli cambiare idea, al fine di giungere alla costituzione del gruppo consiliare del Partito Democratico, ma a sostegno dell’attuale amministrazione. Ad essere tirato per la giacchetta, nel caso naufragasse il tentativo di riavvicinamento con il PD, sarebbe anche Ignazio Davì. Ma su questo punto Russo nega.
Ad escludere categoricamente un proprio avvicinamento alle posizioni di Russo è invece Davide Mirto.
“La mia idea è ancora quella del giugno 2020, non è mai cambiata – spiega Mirto -. Sono distante da questa amministrazione di centro destra. Se il segretario dovesse presentare questa relazione non la sottoscriverò”.
L’attivismo di Russo, sia nei confronti di Mirto che del Mosaico, potrebbe essere dettato dall’esigenza di non fare inclinare ancora di più l’amministrazione verso destra. Da questa area alcuni consiglieri già farebbero l’occhiolino ad Arcidiacono, che però attende. Ma per quanto ancora?