I termini canapa, cannabis e marijuana sono strettamente legati ed associati, nella maggior parte dei casi, ad una tipologia di stupefacente per la quale fino a poco tempo fa era stata imposta una politica proibizionista intransigente.
In particolare, ciò è concesso solo se la pianta contiene una concentrazione di THC tale da non causare alcuna alterazione, di conseguenza nei prodotti destinati alla vendita la percentuale di tale sostanza deve essere inferiore allo 0,2%, con oscillazione consentita fino ad un massimo di 0,6% per alcuni prodotti.
Canapa, cannabis o marijuana? Distinzioni e proprietà
Cannabis è il nome scientifico della pianta che, a sua volta, è presente in diverse varietà naturali o ibride, distinte sulla base dei principi in essa contenuti, in particolare cannabinoidi e THC.
La varietà di cannabis sativa è quella che contiene una minore concentrazione di THC, il principio psicoattivo che causa alterazioni alla psiche, e una maggiore quantità di CBD, uno dei cannabinoidi che non incidono sulla psiche ma che ha effetti terapeutici e rilassanti.
Si parla di canapa, quindi, nella varietà di cannabis con concentrazione di THC quasi nulla, il termine marijuana invece è da utilizzarsi per indicare quella varietà con una più alta concentrazione di THC, la cui coltivazione è vietata in quanto sostanza stupefacente.
Le proprietà della cannabis sono molteplici, tant’è che è possibile trarre beneficio da tutta la pianta. Ogni parte, infatti, può essere impiegata in differenti settori ma quelli considerati più preziosi sono i semi, perchè ricchi di nutrienti e qualità.
È opportuno precisare che tutti i semi della cannabis possono essere commercializzati, compresi quelli della varietà che contiene alte concentrazioni di THC. In questo caso, però, la coltivazione è attualmente vietata per legge in molti paesi, pertanto la vendita è destinata esclusivamente a scopi di collezionismo.
I semi di canapa invece sono anche commestibili e costituiscono un’ottima fonte di nutrienti che apportano benefici a tutto l’organismo.
Semi di canapa per uso alimentare
In tanti ancora disconoscono la bomba di proteine, vitamine, minerali e grassi insaturi che contengono i semi di cannabis, anche se questo ingrediente sta iniziando ad essere sempre più diffuso, soprattutto nei regimi alimentari alternativi o controllati, come quello vegano o privo di glutine.
Sono tanti i modi in cui è possibile consumare i semi di canapa, ad esempio riducendoli in farina per impiegarla nella preparazione di prodotti da forno, macinati insieme ad altri ingredienti per realizzare pesti, salse o creme oppure in bevanda vegetale con l’aggiunta di acqua, che a sua volta può essere trasformata in formaggio come ricotta o tofu di canapa.
Il modo migliore per assimilare tutte le proprietà in essi contenute, però, è quello di consumarli crudi, al pari della frutta secca, sotto forma di olio per condire le pietanze o a cucchiaini come integratore.
La cottura rischia di alterare le proprietà organolettiche del seme, senza contare che l’olio di canapa è molto pregiato e il suo costo di mercato è superiore, pertanto non conviene utilizzarlo per cuocere le pietanze.
Ritornando alle proprietà, i semi di cannabis sono ricchi di proteine e aminoacidi, vitamine e minerali che contribuiscono al rafforzamento delle cellule, combattono la spossatezza e forniscono molta energia.
Inoltre, contengono ottimali quantità di acidi grassi insaturi, essenziali per tenere sotto controllo il colesterolo e garantire il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare.
Poche calorie e tante fibre, invece, aiutano l’intestino e la regolarità.
Dal punto di vista alimentare, quindi, i semi di cannabis possono essere considerati un supercibo da integrare necessariamente nella dieta.
Le proprietà nutritive dell’olio di canapa, inoltre, lo rendono adatto anche all’impiego nel settore della cosmesi e della bellezza.
Con l’olio e il latte di canapa, infatti, sono realizzati saponi e prodotti per la cura della persona con importanti proprietà idratanti ed emollienti.
Ma gli impieghi di questa pianta e di tutte le sue parti sono infiniti.
Dalla spremitura delle infiorescenze, ed esempio, può essere estratto l’olio di CBD, uno degli oltre 100 cannabinoidi naturalmente presenti sulla pianta e che è noto per avere molte proprietà benefiche.
L’olio di CBD è un valido alleato per contrastare gli stati ansiosi e combattere stress e insonnia.
Chi volesse approfondire le varietà di semi disponibili, il processo di conservazione, coltivazione ed eventuali usi commerciali, può rivolgersi a rivenditori certificati come Sensoryseeds.it, uno dei più forniti e-commerce in cui acquistare online semi di cannabis di qualità.