Così a memoria, nella storia della Repubblica, le crisi di governo
sono state tutte di tipo extra parlamentare e solo due parlamentari:
nel 1998 e nel 2008, rispettivamente il Governo Prodi I e II.
Due governi di chiara collocazione politica e quindi impossibilitati a
trovare accordi con parti politiche opposte. Soprattutto per quegli
anni.
Cosa che invece oggi sembra apparire diversa perché l’esito delle urne
(14 mesi fa) non ha consegnato al paese una forza politica prevalente
su altre. Ragione per cui si era arrivati a un governo giallo-verde.
Ma oggi quell’accordo si è sgretolato. Fatto che porta a 3 le crisi
parlamentari che hanno attraversato la lunga storia della Repubblica
Italiana.
Una crisi parlamentare, voluta da un premier, l’avv. Giuseppe Conte,
che ha mostrato, seppur in assenza di esperienze istituzionali
pregresse, alto profilo e senso delle istituzioni nel momento in cui
ha deciso di volere raccontare alle camere e agli italiani quanto
accaduto in questi 14 mesi e soprattutto nelle ultime settimane.
“Qui si arresta l’azione del governo, Salvini irresponsabile,
chiarisca sulla Russia”. E ancora “il ministro Salvini ha aperto la
crisi e chiesto elezioni anticipate: è una decisione grave, perché ha
inseguito interessi personali e di partito”. “Un Presidente del
Consiglio che ha subito mostrato quello che lo stesso ritiene un fatto
d’incoerenza: se presenti una mozione di sfiducia al Presidente del
Governo di cui fai parte, allora dai le dimissioni da ministro e
ritiri i tuoi ministri”.
Da canto proprio il Ministri Salvini ha ribadito che rifarebbe tutto!
A margine la dichiarazione di Andrea Marcucci, capogruppo del PD al
Senato “Sì a un confronto con i Cinquestelle, poi vedremo se ci
saranno le condizioni per dare vita a un governo”.
Ora, quindi, la palla passa al Quirinale: governo politico o voto subito.
Possibilità, ambedue, non troppo distanti dalla realtà in quanto il
Mef ha pronta la proroga dei tempi in cui scatterebbe l’aumento
dell’Iva, sul voto anticipato a ottobre, e il M5S, per bocca dello
stesso Renzi, è stato rassicurato circa un suo coinvolgimento dello
stesso nella squadra di Governo.