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Colpo al clan mafioso di Monreale, sequestrati i beni a Vincenzo Madonia

Palermo, 24 aprile 2018 – La sezione Misure di Prevenzione della Procura di Palermo ha deciso il sequestro di alcuni beni riconducibili a Vincenzo Madonia, uomo d’onore monrealese, ex parrucchiere, arrestato nel 2008 e condannato nell’ambito dell’operazione antimafia Perseo, che bloccò il tentativo di riorganizzazione della famiglia mafiosa di Monreale. Nel 2013 era stato di nuovo arrestato con l’accusa di avere guidato per un periodo la famiglia di Monreale.

Per Madonia arriva la confisca di due immobili e l’obbligo di soggiorno per quattro anni. La sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha accolto la proposta della Procura. Le indagini patrimoniali eseguite dai procuratori aggiunti Sergio Demontis e Marzia Sabella hanno fatto emergere la sperequazione fra i redditi ufficiali della famiglia Madonia e gli investimenti necessari per comprare e ristrutturare i due immobili a Monreale. La richiesta di confisca, invece, non è stata accolta per alcuni conti correnti e libretti postali, dissequestrati dal collegio presieduto da Raffaele Malizia.

Madonia, prima dell’operazione Nuovo Mandamento del 2013, contendeva il ruolo di vertice dell’organizzazione mafiosa monrealese a Settimo Damiani, già arrestato e condannato nell’operazione Perseo del 2008. Madonia, inoltre, come emerso dalle parole del pentito Micalizzi, doveva essere ucciso mesi addietro su ordine di un altro pezzo grosso della mafia normanna, Giuseppe Lucido Libranti, a causa di attività illecite poco gradite al resto dell’organizzazione.

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