Monreale, 26 novembre 2017 – L’Avv. Rosaria Messina, la Psicologa Maria Teresa Pupella, l’assistente sociale Angela Ganci sono le volontarie del “Centro d’Ascolto Donna” di Monreale. La loro missione è aiutare le donne vittime di violenze, per inserirle in un percorso virtuoso di riscatto, attraverso il raggiungimento della consapevolezza che uscire da questa condizione è possibile.
Il centro opera da tre anni e offre servizi di ascolto, accoglienza, informazioni, consulenza legale e psicologica, valutazione del rischio, nel rispetto assoluto della riservatezza.

Su iniziativa delle socie dell’associazione DonnAttiva”, presidente la dott.ssa Ina Modica, e con il sostegno della Caritas diocesana che ha appoggiato il progetto mettendo a disposizione i locali, il 25 novembre 2014 venne avviato il servizio di supporto alle donne in difficoltà. Coordinatrice è la dott.ssa Alessandra Palma. Il territorio di riferimento è molto vasto, é quello dei 25 comuni dell’Arcidiocesi di Monreale.
Le criticità da affrontare sono tante. I numeri snocciolati dai quotidiani nazionali in questi giorni trovano riflesso nel vasto territorio monrealese. I casi di violenze fisiche, sessuali, psicologiche su donne o ragazze sono tanti.
Le vittime sono mogli, figlie, sorelle. In molte si sono rivolte in questi anni al centro d’ascolto, anche se non tutte sono disposte ad avviare e a continuare il percorso di riscatto proposto che può aiutarle a venire fuori dal tunnel. Capita che si limitino a denunciare la violenza subita. Perché poi subentra la paura di venire allo scoperto, di doversi confrontare con istituzioni non sempre all’altezza della situazione, il giudizio sociale. C’è il timore, nelle madri, che i figli vengano allontanati dai servizi sociali. “E’ una paura ricorrente ma infondata – spiegano le professioniste -. Perché la legislazione garantisce la tutela della mamma con i minori”.
A volte le vittime non vogliono esporre denuncia. In questi casi continuano ad essere seguite dal centro dove ricevono informazioni di carattere legale e sociale, ma anche un supporto psicologico e un accompagnamento lungo un percorso che potrà portarle alla separazione.
Tra i casi più difficili, che spesso rimangono fuori dalle statistiche sulle violenze, vi sono quelli di dipendenza psicologica. Quando alla donna non viene garantita la possibilità di emanciparsi, privandola dello studio o di un lavoro. Casi complessi perché di solito manca anche nella vittima la percezione di subire una vessazione, nella rassegnazione che si tratti di una condizione normale o inevitabile, magari perché è una realtà già vissuta, nella precedente relazione genitore-figlia. Viene sottovalutata e accettata come un fatto sociale. E non sono infrequenti i casi di dipendenza economica, anche nel caso di donne lavoratrici che non possono disporre autonomamente della loro retribuzione.
E’ una forma di dipendenza psicologica che priva la donna della possibilità di una propria e autonoma realizzazione culturale o sociale.
Questa forma di violenza si riscontra in qualsiasi ceto sociale, dai meno ai più abbienti. “E’ un problema culturale”, spiegano.
Il centro d’ascolto è rivolto esclusivamente alle donne.
Le volontarie del Centro in questi anni hanno lavorato anche sulla informazione e sulla formazione rivolta ai ragazzi. Hanno trovato collaborazione nei Carabinieri e nella Polizia Municipale di Monreale, e con gli agenti hanno tenuto degli incontri presso le scuole medie del territorio. Dai progetti sul cyberbullismo a quelli di educazione e prevenzione sociale contro la violenza sulle donne.
“E’ importante garantire il più assoluto anonimato di chi si rivolge a noi”, spiegano le volontarie. “Per questo le incontriamo su appuntamento, così da evitare contatti con altre persone, e abbiamo optato per locali dislocati a distanza dal centro del paese”.
Il centro di ascolto si trova a Monreale in Via Villa Veneto, presso i locali della Caritas. E’ possibile contattare la segreteria tutti i giorni dalle 09,00 alle 13,00 al numero 091.6401992 per prenotare un appuntamento con l’assistente sociale, lo psicologo o il legale.