Monreale, 13 novembre 2017 – “E’ una seduta illegittima, il consiglio comunale va sciolto subito”. Con questa affermazione il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Fabio Costantini, ha fatto rinviare la seduta del consiglio comunale convocata per l’approvazione del Consuntivo 2017.
Presentando una pregiudiziale, Costantini ha accusato il Presidente del Consiglio Giuseppe Di Verde di non avere rispettato i termini previsti da regolamento nell’inviare in Commissione il documento da esaminare: “Lei ha fatto una convocazione che non rispetta i termini di legge, che non deve essere inferiore ai 20 giorni. Ci sono sentenze del TAR – ha dichiarato Costantini – che impugnano in maniere netta delibere del consiglio comunale annullandole, qualora il rendiconto sia stato approvato senza avere rispettato questi termini”.
Sulla questione in aula si è aperta una accesa discussione. Presenti tra gli altri il sindaco Piero Capizzi, il segretario generale Domenica Ficano e i revisori dei conti.
Dopo avere convocato i capigruppo, il Presidente Di Verde ha deciso di rinviare la seduta a lunedì 20 novembre, così da rispettare i tempi previsti, non senza criticare la posizione di Costantini. “Il regolamento prevede che se il consiglio comunale approva il rendiconto si può rinunciare ai giorni di preavviso previsti dal TUEL. Ho convocato la seduta per la data odierna perché ho ritenuto che il tempo sia comunque stato sufficiente per analizzare e studiare tutti gli atti. La pregiudiziale di Costantini è unicamente legata ad un formalismo”.
Di Verde ha infine avallato la richiesta del consigliere pentastellato per evitare di sostenere un eventuale ricorso al TAR, non essendoci tra l’altro un’urgenza nel discutere in giornata l’atto.
Sulla questione il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Guzzo, ha preso la parola scagliandosi contro Costantini: “Questa sua decisione avrà conseguenze sulle casse del comune, chiamato a pagare i gettoni di presenza dei consiglieri, a rimborsare le eventuali giornate lavorative, a pagare straordinari per i dipendenti comunali intervenuti. Perché non ha sollevato la questione nei tre anni precedenti, quando si è ripetuta la stessa situazione?”
Un continuo ping pong a quale non si è sottratto Costantini: “Si calpestano le prerogative dei consiglieri comunali, non si rispettano i tempi previsti dalla legge per permettere ai consiglieri di visionare il bilancio, per evitare di trovare strafalcioni, dati sbagliati. Le ricordo come la Corte dei Conti ci ha già bacchettato.
Avevo già fatto presente il mancato rispetto del regolamento giorni fa al sindaco, al segretario generale e al collegio dei revisori, così da non arrivare ad una seduta, quella di oggi, illegittima. Ho solo ricevuto risposte vaghe e teorie non condivisibili.
La commissione consiliare si è ritrovata con 13 giorni utili. Il consiglio con 16”.
Anche il consigliere Giuseppe Romanotto, del gruppo “Credici Monreale”, a consiglio chiuso interviene: “Del costo che l’amministrazione sosterrà per la seduta andata a vuoto va ritenuto unicamente responsabile il Presidente del Consiglio. Non lo si può certo imputare a chi chiede il rispetto delle regole”.