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Monreale: Di Matteo, pignoramento di € 52.000 al comune. Capizzi si oppone

Il Comune condannato dal Tribunale a pagare la somma all'ex sindaco. Per Capizzi l'azione causa il mancato pagamento dell’assegno civico per persone bisognose

Monreale, 22 giugno 2017 – Era stato condannato dal Tribunale di Palermo a pagare immediatamente € 40.000,00 all’Avv. Filippo Di Matteo, su una causa totale, temporaneamente sospesa, di € 81.873,69, oltre interessi legali, spese legali, spese generali, IVA. 

Il legale di Di Matteo aveva successivamente emesso un ulteriore atto di pignoramento, al quale il Comune di Monreale ha però deciso di opporsi. Secondo il sindaco Capizzi tale azione ha causato il mancato pagamento dell’assegno civico per persone bisognose. E’ questa la motivazione alla base del ricorso proposto dal primo cittadino alla giunta comunale e da questa avallato nella seduta di martedì scorso.

Al centro della questione la controversia, di cui abbiamo ampiamente discusso in un precedente articolo, relativa agli emolumenti percepiti da Di Matteo durante il suo mandato da primo cittadino. Di Matteo aveva contestato al Comune di Monreale di avere applicato in modo illegittimo alcune decurtazioni alla sua indennità di sindaco, per un totale di circa 82.000 €. 

Il Tribunale, con ordinanza del 3 novembre 2016, aveva dato ragione alle motivazioni esposte dal legale di Di Matteo, e condannato il comune a versare la somma di € 81.873,69 nei confronti dell’ex sindaco, oltre al pagamento delle spese processuali, delle spese documentate, oltre al 15% per spese generali, IVA e CPA come per legge, per un importo di circa 12.000 €.

Il comune di Monreale, rappresentato dall’avv. Fabrizio Dioguardi, aveva quindi presentato ricorso, richiedendo la sospensione dell’esecutorietà della sentenza appellata.

I magistrati avevano parzialmente accolto la richiesta, sospendendo l’efficacia esecutiva della precedente sentenza, ma limitatamente alla somma eccedente quella di euro 40.000,00, in attesa della decisione del merito della causa, che è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni alla prossima udienza del 29 maggio 2019.

Intanto Di Matteo ha provato a tendere la mano al comune, attraverso incontri informali, per consentire all’Ente di proporre una soluzione per giungere ad un componimento bonario. Tentativi vani che hanno spinto Di Matteo ad azionare procedura esecutiva al fine di tutelare i propri diritti riconosciuti da una sentenza. 

E’ stato quindi inviato atto di precetto per il pagamento di € 52.312 (40.000 per sorte e 12.312 per spese legali), procedendo ad atto di pignoramento preso terzi.

Il comune ha deciso di opporsi all’atto di pignoramento. Per il sindaco Capizzi, come si legge nella proposta di delibera presentata alla giunta municipale, tale azione ha causato il mancato pagamento dell’assegno civico per persone bisognose. L’incarico è stato affidato all’avv. Filippo Campo. La decisione adesso passa al giudice. L’udienza è prevista per il prossimo 30 giugno.

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