Palermo, 16 giugno 2017 – Avevano messo in vendita del tonno mal conservato e poi hanno aggredito i militari che hanno iniziato i controlli sulla merce venduta. L’operazione dei carabinieri e della Capitaneria di porto è costato il sequestro dei prodotti ittici per duecento chili e l’arresto a tre persone.
Dai controlli dei carabinieri che sono stati eseguiti in collaborazione con i veterinari dell’Asp, è risultata una cattiva conservazione del pesce da parte di alcuni rivenditori di Palermo. Le verifiche sono scattate dopo i numerosi casi di intossicazione registrati all’ospedale Cervello o a Villa Sofia.
Durante i controlli si sono registrati momenti di tensione in via Perpignano dove alcuni commercianti si sono opposti alle verifiche, aggredendo i militari. Da qui, l’arresto per minacce e resistenza a pubblico ufficiale, convalidato stamattina dal giudice del tribunale di Palermo, che ha disposto l’obbligo di firma per gli ambulanti.
Una parte del pesce sequestrato, risultata idonea al consumo, è stata data in beneficenza. I controlli andranno avanti. Ad annunciare il giro di vite nei mercatini rionali in accordo con la capitaneria di porto era stata l’Asp di Palermo. Al servizio di Epidemiologia sono già giunte 21 segnalazioni di consumatori intossicate dalle istamine prodotto dal tonno mal conservato. L’ultima segnalazione risale a due giorni fa: sette persone appartenenti a diversi nuclei familiari sono giunti all’ospedale Cervello con i segni dell’avvelenamento. Hanno riferito di aver acquistato il pesce avariato da un ambulante del mercatino rionale di viale Strasburgo. Da giugno a oggi altri 14 casi sono stati segnalati all’Asp dagli ospedali Civico, Villa Sofia e Cervello.