Monreale, 3 febbraio – “A tutto c’è un limite. Essere criticato e contestato come Sindaco per non riuscire tempestivamente a far sostituire una lampada fulminata o a far asfaltare una strada dissestata ci può stare ma apprendere di essere stato denunciato, per abuso di ufficio e omissione di atti di ufficio, da un tizio che stamattina, venuto da non so dove, si è presentato in Comune per parlare della vicenda del Circo e della tigre scappata è inaccettabile ed è un’offesa alla mia dignità di cittadino e di professionista prima che di Sindaco”. Sono queste le dure parole di Piero Capizzi, sindaco di Monreale, che, tramite una nota pubblicata sulla propria bacheca Facebook, commenta la decisione dell’animalista Enrico Rizzi, presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, di recarsi presso la caserma dei carabinieri di Monreale e denunciare il primo cittadino per “abuso d’ufficio” e “omissione di atti d’ufficio”.
Capizzi ritiene inoltre che non sia “ammissibile utilizzare lo strumento della denuncia alla Autorità Giudiziaria Penale per aprire una partita di guardie e ladri dove il Sindaco è sempre il ladro”.
“Ho sempre massimo rispetto per le posizioni altrui, amo gli animali e l’ho sempre dimostrato, ma che mi si accusi di gravi reati in relazione ad una vicenda amministrativa in cui non ho interferito e non ho firmato nulla (vedi atti) è paradossale ed è ancora più paradossale che chi mi denuncia sa tutto questo”.
Arriva così la controdenuncia di Capizzi nei confronti di Rizzi. “Questa sera – afferma – ho denunciato chi mi ha ingiustamente denunciato per tutelare l’immagine della Città di Monreale e per dimostrare, qualora ce ne fosse bisogno, che anche il Sindaco è guardia”.
In tarda serata giunge il commento di Rizzi che giudica “divertente la presa di posizione del Sindaco di Monreale”. “La sua linea difensiva – afferma l’animalista – consiste nel dire che “lui non ha firmato mai nulla” ed è proprio per questo che l’ho denunciato per omissioni d’atti d’ufficio”.