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Discarica di Zabia. Cancellata l’infrazione milionaria a carico del comune di Monreale. Un provvedimento ministeriale ha sospeso la rivalsa delle regioni sui comuni

Monreale, 13 ottobre 2016 – Sarà a breve pubblicato il bando di gara per la messa in sicurezza in emergenza dell’ex discarica comunale sita in contrada Zabia. L’importo previsto per la sua realizzazione è di 387.200 €.

Il progetto esecutivo dei lavori era stato redatto dall’arch. Fabio Campisi e deliberato dalla giunta comunale a luglio 2015. Per procedere al suo finanziamento era stata chiesta alla Cassa Depositi e Prestiti la devoluzione parziale di un mutuo esistente, per un importo di 360.000 €. La quota restante, di circa 27.000 €, sarà a carico del bilancio comunale. In questi giorni è arrivato il nulla osta da parte della Cassa Depositi e Prestiti, così, a breve, si procederà alla pubblicazione del bando di gara.

Sulla discarica di Zabia gravava la procedura di infrazione avviata dalla Comunità Europea, con la conseguente pesante ammenda milionaria posta a carico dello Stato, che a sua volta si era avvalso della rivalsa nei confronti delle Regioni e dei Comuni. Insomma una ammenda milionaria per il comune di Monreale. Una spada di Damocle non indifferente sul bilancio comunale che però adesso è stata scongiurata.

A settembre, infatti, un provvedimento firmato tra il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sospeso la procedura di rivalsa.

Su questo fronte si erano anche mossi diversi comuni, vittime della condanna europea, che avevano fatto ricorso al TAR del Lazio contro la procedura di rivalsa. TAR che, alla luce del provvedimento dei due Ministeri, ha sospeso i ricorsi.

Il Ministero, investito dalla questione, ha convocato tutte le regioni italiane interessate da queste problematiche, tra cui la Sicilia con dodici comuni. A settembre, il sindaco Piero Capizzi assieme al segretario Domenica Ficano si sono recati a Roma per ricevere dettagli in merito.

L’intenzione del Consiglio dei Ministri è quella di nominare un commissario, ma non con semplici poteri sostitutivi per sopperire all’inerzia delle regioni e dei comuni. Bensì con la funzione di tirare fuori la regione dalla procedura di infrazione comunitaria.

In pratica il commissario dovrebbe intervenire per procedere alla bonifica dei siti, godendo di straordinari poteri di spesa a carico della Regione e senza il coinvolgimento dei comuni. Solo così la Regione solleverebbe i comuni dalla procedura di infrazione procedendo alla bonifica.

“Monreale – spiega Capizzi – è in regola con la tempistica dettata dalla regione. In seguito alla sentenza di condanna arrivata nel dicembre 2014, tra gennaio e febbraio 2015 la Regione si è attivata con la conferenza di servizi e ci ha dettato i tempi. Ad aprile 2015 abbiamo deliberato la messa in sicurezza in emergenza dell’area, a noi imposta come condizione preliminare al piano di caratterizzazione necessario per verificare se ci sono residui dei rifiuti a rischio di contaminazione”.

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