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Atti intimidatori o incendiari, Cosa Nostra nel business dei terreni

Palermo, 5 agosto – È la compravendita di terreni il nuovo business di Cosa Nostra, l’agricoltura e la zootecnica possono fruttare alla malavita organizzata nuove fonti di profitto; così boss ed insospettabili complici hanno già preparato una strategia: interposizioni fittizie o creazione di società ad hoc per eludere i controlli antimafia, acquisizioni abusive di terreni, false attestazioni sul loro effettivo possesso e sulla reale destinazione d’uso. È quanto segnalato dalla Dia all’interno della relazione inviata al Parlamento.

La Direzione investigativa antimafia avverte che è già iniziata un’inarrestabile corsa ai terreni da parte dei boss condita con “atti intimidatori o incendiari per costringere i legittimi proprietari a cedere appezzamenti e bestiame. E spesso, per paura di ritorsioni, non viene fatta denuncia”. Dove sta il business? Nei fondi europei per lo sviluppo della filiera agroalimentare.

Dal documento inviato dalla Dia si evince inoltre che dentro Cosa Nostra regna un clima di forte instabilità, soprattutto in vista della scarcerazione di numerosi affiliati prevista nei prossimi mesi. “Le scarcerazioni degli affiliati – si legge sul documento – potrebbero contribuire a rimettere in discussione lo status quo” e quello che preoccupa gli investigatori è la possibile nascita di guerre intestine anche perché non vi è in Sicilia una “reale struttura di raccordo sovrafamiliare”: la Cupola non esiste più e i componenti di spicco della Commissione sono stati fermati e, come se non bastasse, tutti i tentativi di rinascita vengono bloccati dai continui blitz antimafia. Situazione diversa si ha nel trapanese, regno dell’incontrastato Mattia Messina Denaro.

La Dia, nel suo report, analizza poi gli affari di Cosa Nostra che è oggi una redditizia agenzia di servizi criminali anche perché, talvolta, non è la mafia che cerca l’imprenditore, anzi, il contrario: “L’imprenditore corrotto ricerca d’iniziativa l’intervento del mafioso per riceverne prestazioni quali protezione, vigilanza, offerta di informazioni riservate, accesso a circuiti politico-finanziari, illeciti finanziamenti, diritto a partecipare o ad aggiudicarsi gare di appalto”.

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