Gentile Direttore,
il mio compiacimento per il vostro ritorno giornalistico online: torneranno a goderne la città e l’informazione. Già col vostro recentissimo articolo su La Repubblica: conoscitivi e puntuali, avete (ri)acceso i riflettori sulla grave (non) gestione dell’ex ATO PA 2.
Oggi la città, grazie a voi, è venuta a conoscenza dell’indagine della Procura e delle sue evoluzioni e involuzioni. Ma ora la città, è in grado di ben comprendere che i suoi problemi, purtroppo, non si fermano alla buca stradale o a qualche concerto di Karaoke da organizzare.
L’ex ATO PA2, fatto di anni di mala gestio, è stato infatti uno strumento mangiasoldi: dal 2003 al 2012 ben 75.969.635,00 €. Ai quali si aggiungono i successivi circa 35.000.000,00 €. Una quantità enorme di soldi chiesti ai cittadini, e che nonostante l’ammontare spropositato ha visto fallire la società mangiasoldi. Una situazione grave, che sempre grazie al vostro lavoro, avevo già avuto modo di lamentare con comunicati e video-interviste, alla cui risposta è sempre seguito quel silenzio politico che anche oggi insiste irresponsabilmente.
Ma il silenzio è quella grave responsabilità, mi permetto di affermare, soprattutto morale, che il tempo, inevitabilmente, mostrerà. E il vostro articolo “Inchiesta Alto Belice Ambiente: le denunce di Di Matteo e Lo Biondo”, che rende noto alla città anche del mio esposto/relazione, consegnato dal sottoscritto, nella qualità di consigliere comunale, alla Procura di Palermo, ne è la dimostrazione.
Ho affrontato la vicenda, come amo dire, col vento e il sole in faccia, consapevole dei rischi. Nella mia prima candidatura, era il 2004, e per le primarie del 2013, ho fatto mio lo slogan “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi. In ciò sta l’essenza della dignità umana”. E l’ho fatto anche quando ho affrontato questa vicenda, quando ho portato l’esposto in Procura a Palermo.
Una relazione/esposto che ai soldi buttati e sperperati, associa interrogazioni consiliari e documenti trattanti: costante e quasi continuativo ricorso al nolo di mezzi, sia a caldo sia a freddo; inadempienze sui versamenti contributivi, della cessione del 5° dello stipendio, sulla regolarità del pagamento degli stipendi, sulla regolarità temporale sulle visite mediche; discrasie nei formulari tecnici: diversità dei quantitativi di rifiuti portati in discarica tra quelli dichiarati e quelli certificati. Tutto ciò nonostante annunci di raccolta differenziata e i milioni di euro versati dai cittadini.
Caro Direttore, ciò che avete reso noto, e per questo vi ringrazio, è per me un atto d’amore verso la città, un modo di interpretare la politica come il fare, lontana dalle logiche del tornaconto e del “nepotismo poltronitico”.
Auspico, per la città e il suo stesso futuro, che la memoria possa da oggi diventare la via maestra, la caratteristica fondamentale di ogni scelta.
Lo Biondo i cittadini Monrealesi sono con te. Tranquillo!!!