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Vittorio Di Salvo: “Alla larga gru e betoniere dalle zone incendiate”

La battaglia contro gli incendi dolosi non può non essere assente in un programma di governo per chi si propone di guidare un territorio che ogni anno viene regolarmente violentato e devastato da questo terribile reato.

Vittorio Di Salvo, candidato alle primarie monrealesi del Partito Democratico, ha scelto di cominciare da questa questione “calda” per fare conoscere ai cittadini di Monreale le sue proposte di governo.

“Caro Direttore,

nel vedere il territorio del nostro paese deturpato dagli incendi degli ultimi giorni, il mio primo pensiero va ai cittadini e alle cittadine monrealesi che ne sono state vittime dirette.

Le cause naturali che possono scatenare un incendio boschivo sono estremamente rare. I roghi, quando non dipendono da irresponsabilità o distrazione, sono quasi tutti dolosi, ossia appiccati con l’intenzione di radere al suolo la vegetazione. Al fenomeno degli incendi dolosi la Sicilia è storicamente vulnerabile anche se negli ultimi anni sono state aumentate le difese grazie a campagne di sensibilizzazione ed a una migliore organizzazione dell’apparato antincendio della protezione civile e dei vigili del fuoco.

Lo strumento principale per frenare la continua devastazione del territorio resta però l’applicazione delle leggi.

Le proposte che saranno prioritarie nel mio programma elettorale sono in particolare le seguenti:

    l’incentivazione delle attività di prevenzione e tutela del territorio, come le reti di avvistamento e la pulizia del sottobosco, nonché di formazione e informazione;

    la piena attuazione da parte del nostro comune della legge 353 del 2000, soprattutto per quanto riguarda l’adozione ed il continuo aggiornamento del catasto delle aree percorse dai roghi, al fine  d’impedire future speculazioni. La legge recepita solo nel 2006 in Sicilia, parla chiaro: “le zone boscate e i pascoli i cui soprassuoli sono stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio né una destinazione edilizia per almeno 15 anni”. Ciò anche in caso di mancato censimento delle aree incendiate così come sancito da diverse sentenze di Cassazione e Consiglio di Stato.

Quindi in tale periodo bisogna tenere alla larga le gru e le betoniere”.

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