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Piano Finanziario 2013 dell’ATO PA 2: l’amministrazione ritira la proposta di delibera

Non tarda ad arrivare il commento del commissario liquidatore dell’ATO PA 2, Roberto Terzo, nei confronti della decisione presa oggi in Consiglio Comunale dall’amministrazione di ritirare la delibera di approvazione del Piano Finanziario 2013 della società Alto Belice Ambiente. Ma è soprattutto nei confronti del consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo, la cui dichiarazione in consiglio è stata la vera motivazione di questo ritiro, che è indirizzata la replica.

Lo Biondo in aula aveva presentato una pregiudiziale dichiarando che il documento inviato in consiglio dalla società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti risultava molto superficiale. “Sembra preso da internet”, dichiarava il consigliere del PD, che, sventolando in aula il documento, si chiedeva quale fosse il significato e la giustificazione di tante voci di costo indicate.

“Nella proposta di delibera la relazione allegata della società ATO SPA non esplicita in modo alcuno i requisiti e i contenuti del piano finanziario, la strategia realizzata e le intenzioni strategiche, le ipotesi e i dati finanziari prospettici, le logiche di costruzione del piano finanziario, il modello economico adottato, gli indirizzi strategici.

Questa relazione è una qualsiasi scaricata da internet con alcuni termini modificati.

Chiediamo all’Ato di mettere nero su bianco una relazione scritta. Abbiamo presentato delle interrogazioni sulle indennità riconosciute, sulle cessioni del quinto, sui contributi, ma non abbiamo ricevuto mai risposta. Ecco perché non la redigono in maniera analitica”.

Lo Biondo chiedeva quindi ai consiglieri quale fosse il significato di alcune voci indicate nel documento. “In questa relazione si parla di cantieri non meglio specificati, di personale operativo per niente specificato”.

Lo Biondo aveva concluso chiedendo che venisse ripresentato in consiglio un documento con voci adeguatamente supportate. L’amministrazione, rappresentata dal vicesindaco La Corte, aveva deciso di ritirare la proposta di delibera.

Il commissario liquidatore Roberto Terzo, presente in aula, ha voluto affidare ai nostri microfoni la sua replica.

“Avevo accolto l’invito ufficiale del Presidente del Consiglio Comunale per relazionare in aula. Il piano è strutturato secondo i parametri previsti dalla normativa che disciplina la Tares 2013. L’approvazione del piano è un atto che andava fatto già da tanto tempo, tanto è vero che l’ATO l’aveva inoltrato al comune di Monreale il 9 gennaio 2013. A fine luglio non è stato ancora fatto nulla. Il Consiglio Comunale si è fossilizzato su determinate posizioni di chi ha una visione parziale e conosce solo da lontano determinati aspetti e difficoltà. Rimango a disposizione del consiglio comunale e dell’amministrazione per fornire chiarimenti su aspetti concettuali ed economico – aziendali”.

Il commissario liquidatore continua:

“La forma del piano è stata scritta da me e dal coordinatore dell’area finanziaria, non è stata né presa né scopiazzata da internet. Invito il consigliere Lo Biondo a cercarne una simile in rete. Il Piano è stato studiato e stilato per essere sottoposto a persona che abbia le competenze per leggerlo. Se Lei lo sottopone ad un bambino di quinta elementare mi pare ovvio che non possa decifrarlo. La società lo ha trasmesso ad un’amministrazione comunale dotata di uffici competenti. Non ha alcun senso la dichiarazione fatta sui cantieri. Il cantiere è il centro di costo. I cantieri sono i comuni, che sono i soci proprietari e fruitori dei servizi dell’ATO. Non si possono affrontare questi problemi alzando la voce”.

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