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Approvazione Piano Finanziario 2013 della società ATO PA 2. Il consigliere Lo Biondo presenta una pregiudiziale

Si prevede un lungo e infuocato dibattito domani, in consiglio comunale, sulla delibera di approvazione del Piano Finanziario 2013 della società ATO PA 2. Un argomento che le opposizioni hanno spesso sollevato in consiglio comunale, per chiedere all’amministrazione di verificare la congruenza del “conto da saldare” presentato dalla società al comune di Monreale e quindi ai suoi cittadini.

Il consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo (PD) non getta certo acqua sul fuoco e anticipa oggi che è stata presentata una pregiudiziale alla proposta di delibera: “Questa proposta di delibera prevede, qualora approvata, che i cittadini debbano pagare all’ATO PA 2, per l’anno 2013, una somma di € 5.876.707,40. Però, nonostante ripetuti e costanti solleciti, nella delibera non figura nessuna analisi dettagliata sulle modalità di spesa dei soldi dei cittadini”.

Il consiglio comunale sarà chiamato ad approvare il Piano Finanziario dell’Ente. Lo Biondo lancia pesanti accuse: “Così com’è la proposta di delibera, ovvero priva dell’approfondita e dettagliata relazione da parte della società, presenza delle gravi carenze sulla trasparenza e sulla stessa leggibilità dei costi di gestione e dello stesso piano finanziario. Per quanto mi riguarda quella relazione ha poco di differente da una qualunque relazione scaricata da internet. E su questo, nell’interesse e a garanzia dei cittadini e dei lavoratori, domani verrà presentata la pregiudiziale”.   

Il comportamento dell’amministrazione nei confronti dell’ATO PA 2, di cui Monreale è il principale azionista, è spesso stato definito “tiepido” dai consiglieri, che chiedono al sindaco Di Matteo un maggiore controllo sulle modalità di gestione della società.

Infine lo Biondo ripresenta le accuse mosse più volte durante le sedute del consiglio comunale: ”In quanto azionisti di maggioranza che versano i soldi dei cittadini all’ATO, ancora attendiamo, da anni, che la società ci relazioni sulle produttività riconosciute nonostante i disservizi, i costi di gestione, sui noli, sui contributi e gli stipendi ai lavoratori, sulla raccolta differenziata, sulla cessione del 5 dello stipendio alle finanziarie”.

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