Continua senza fine la diatriba sul problema randagi tra le associazioni animaliste monrealesi e l’amministrazione Di Matteo.
Il 15 luglio Filo Diretto aveva dato voce al sindaco di Monreale Filippo Di Matteo che mostrava avere l’intenzione di stemperare i toni in merito alla questione randagi. Di Matteo rispondeva alle richieste degli animalisti dichiarando che presto sarà realizzato un presidio sanitario per gli animali randagi presso Giacalone e che quello dei randagi è un problema che sta a cuore all’attuale amministrazione.
La risposta del primo cittadino, tuttavia, non è andata giù al presidente dell’Associazione UNA di Monreale il quale risponde a tono a Di Matteo. “Il sindaco Di Matteo, in merito all’intervista rilasciata da filodirettomonreale.it, in data 15/7/2013, continua ad annunciare e non fare e conseguentemente mente sapendo di mentire in merito alla lotta al randagismo e alla tutela degli animali”.
Ed ecco la sfida vera e propria che gli animalisti monrealesi lanciano a Di Matteo: “Lanciamo una sfida di un confronto che lui probabilmente non vorrà, per smentirlo con dati di fatto – dichiara Giuseppe Lo Vecchio, Presidente di UNA Monreale. – Avrebbe fatto meglio a tacere ed avviare un’indagine ispettiva interna, per verificare tutte le inadempienze ed omissioni nonché la fine riservata a tanti cani e cuccioli consegnati e recuperati dal Comune di Monreale attraverso i suoi “boiacani’’.”
Sono troppo incrinati, ormai, i rapporti tra amministrazione comunale e animalisti i quali dichiarano di non nutrirne più alcuna fiducia. “Come Associazione abbiamo determinato di non intrattenere più alcun rapporto con questa Amministrazione latitante e dato incarico ad un legale Dottoressa Cecilia Viola di svolgere un’indagine di parte che metta nelle condizioni il Pubblico Ministero incaricato di svolgere le indagini con una rapida istruttoria”.