Forse condanna peggiore e più impietosa non poteva essere inflitta all’ex Onorevole Salvino Caputo. Caputo, eletto per tanti anni a ricoprire varie cariche istituzionali, verrà temporaneamente privato del diritto di eleggere.
Questa, infatti, la conseguenza della condanna definitiva per il reato di tentato abuso d’ufficio contestatogli.
Il codice penale, all’art. 31 (Condanna per delitti commessi con abuso di un pubblico ufficio o di una professione o di un’arte), prevede che ogni condanna per delitti commessi con l’abuso dei poteri comporta l’interdizione temporanea dai pubblici uffici.
Infine, il codice penale, art. 28 e 29, prevede che in caso di condanna penale e di interdizione dai pubblici uffici il soggetto venga escluso dall’elettorato attivo per tutta la durata dell’interdizione. La sospensione condizionale della pena non ha effetto ai fini della privazione del diritto di elettorato attivo (D.P.R. 223/67, art. 2).
Era quindi una notizia attesa dagli addetti ai lavori, ed in questi giorni l’ufficio elettorale del comune di Monreale ne ha ricevuto notifica ufficiale.
Inoltre, la perdita della capacità elettorale attiva produce come diretta conseguenza anche l’estinzione del diritto di elettorato passivo. Ecco perché l’immediata destituzione dalla carica di deputato all’ARS disposta dalla Commissione Verifica poteri all’ARS.
In un’intervista rilasciatami ad ottobre scorso Caputo non escludeva la possibilità di un suo impegno in prima persona per le amministrative monrealesi del 2014. Adesso questa ipotesi non potrà più essere presa in considerazione.