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Un atto concreto di legalità alla scuola primaria Pietro Novelli

In alcuni articoli precedenti avevamo evidenziato l’illegalità delle pratiche di culti e riti religiosi all’interno delle scuole pubbliche, riportando sentenze relative a ricorsi al TAR. 
 (LINK: https://www.filodirettomonreale.it/component/easyblog/scuola-pubblica-e-precetto-pasquale.html?Itemid=924)
Ieri, in orario curriculare, il nuovo vescovo di Monreale, con l’autorizzazione del dirigente scolastico, ha voluto praticare il rito della benedizione agli alunni della Novelli non consentendo il normale svolgimento delle lezioni (per le quali le insegnanti delle scuole pubbliche sono pagate dallo Stato italiano) anche a chi non appartiene alla sua confessione religiosa. Alcuni di questi alunni, infatti, sono rimasti a casa mentre altri hanno dovuto assistere a questo rito che nulla ha a vedere con l’insegnamento facoltativo della religione cattolica. Queste pratiche, dalle nostre parti, sono molto diffuse e molti genitori appartenenti anche ad altre confessioni religiose e non credenti, preferiscono tacere per il buon vivere, e non opporsi, come succede per molte, tante altre cose in questo paese. La giurisprudenza, comunque, vieta l’effettuazione di messe, di preghiere, di visite pastorali, se non con “carattere culturale”, e di benedizioni in orario scolastico. Eppure, non esiste forse in Italia un’abitudine più dura da modificare che quella di contrassegnare l’attività educativa con qualche rito religioso.

Tuttavia, all’interno dell’istituto, alcune insegnanti che credono nella legalità fatta di azioni concrete e di apertura nei confronti di tutte le confessioni religiose e non, non si sono sottoposte alla “benedizione” anche per il rispetto di quei bambini presenti in classe che non aderiscono a queste pratiche religiose. Questo atto non si deve nascondere, ignorare o offuscare con bieche critiche da bigotti, non deve essere una vergogna, è un “grande atto di legalità, apertura e rispetto” in una scuola primaria pubblica, quale la Pietro Novelli, che si fregia di portare avanti importanti progetti di legalità nel territorio di Monreale.

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