A Monreale non tira aria di festa per tutti. Una parte del paese si chiede con quale spirito si possa ancora festeggiare dopo la tragedia capitata al concittadino Giangrande. Le ferite riportate rischiano di causare danni irreparabili. Un altro dramma, anche se differente, riguarda 86 dipendenti del comune, e di riflesso le loro famiglie. Oggi, 30 aprile, scade l’ennesima proroga del contratto a tempo determinato di più di 23 mila lavoratori precari in servizio negli Enti Locali. L’ARS, impegnata in un tour de force ad approvare la finanziaria regionale, non ha ancora deliberato sul destino di questi lavoratori.
Le pressioni per limitare i tagli alla spesa pubblica voluti da Crocetta sono tante, e il parlamento regionale si trova già da diversi giorni sotto l’assedio di centinaia di lavoratori il cui destino professionale dipende da cosa si deciderà in queste ore.
Diverse voci si levano dalle varie forze politiche per evitare di lasciare senza lavoro i precari degli enti locali.Il parlamentare regionale del PDL Salvino Caputo, Vice Presidente della Commissione Legislativa Attività Produttive dell’ARS, ha invitato il Presidente della Regione ad avviare le procedure per evitare l’interruzione del rapporto di lavoro di questi precari. Il parlamentare ha chiesto al Governo e al dirigente generale dell’Assessorato di competenza di emettere una circolare per autorizzare i comuni a prorogare i contratti di lavoro dei precari. “Ci sono 23 mila precari – dichiara Caputo – che attendono di conoscere il futuro della loro posizione lavorativa. Ma oltre alla posizione di queste persone – continua Caputo – si pone anche il problema del funzionamento dei servizi all’interno dei comuni fino ad ora garantiti grazie al lavoro dei precari che hanno svolto le loro attività in questi lunghi anni garantendo l’erogazione di servizi”.
Se la proroga del contratto di lavoro da parte della Regione dovesse giungere già solo domani, sarebbe troppo tardi per gli 86 dipendenti del comune di Monreale. Scadendo stasera il contratto di lavoro, infatti, l’amministrazione monrealese si troverebbe nell’impossibilità di adempiere ad un successivo rinnovo, perché si tratterebbe di assunzione, vietata a causa degli obblighi imposti dal rispetto del patto di stabilità.
E’ per questo che, in queste ore, la giunta del comune di Monreale è riunita per deliberare una proroga del contratto di lavoro dei precari, un escamotage per evitare di trovarsi già solo domani nell’impossibilità di farlo.
“Non posso lasciare per strada 86 dipendenti – ha dichiarato il sindaco Di Matteo -. Se passa la mezzanotte i lavoratori verrebbero licenziati e ci troveremmo nell’impossibilità di poterli riassumere”.