Nei periodi di maggior abbandono, sembra più una discarica che un semplice punto dove conferire i sacchetti che peraltro sembrano moltiplicarsi da un giorno all’altro come se niente fosse sotto gli occhi abituati dei passanti.
Il fatto che si trovi in mezzo al verde della campagna in prossimità del fiume e dei ponti storici dell’Oreto non sembra che rappresenti un buon motivo per risolvere definitivamente il problema. Purtroppo però non ci sembra solo una questione estetica: probabilmente qui, già da molto tempo, siamo in presenza di una vera e propria emergenza sanitaria.
Le foto scattate in questo mese, infatti, testimoniano una realtà davvero preoccupante che riteniamo debba essere oggetto di valutazione da parte dell’ATO e del comune, quantomeno per assicurare ai cittadini che non ci siano rischi per la salute.
Cosa preoccupa? Un’ampia pozza d’acqua mista a rifiuti organici e a quello che rimane di essi in seguito ai ripetuti roghi che si sono verificati in questi ultimi giorni ma anche negli anni scorsi. Speriamo dunque in un intervento tempestivo delle autorità.
Intanto l’odore nauseante dell’aria che si respira intorno a quel sito non ci fa certo dormire sogni tranquilli.
Stefano Lo Coco