L’esame del Dna sul cadavere di Salvatore Giuliano, riesumato dal cimitero di Montelepre, aveva dato un tasso di attendibilità superiore al 90% essendo stato comparato con quello del nipote Giuseppe Sciortino chiarendo ogni possibile dubbio sull’identità delle spoglie.
Salvatore Giuliano, che operava prevalentemente nei territori tra Monreale e Montelepre, morì ufficialmente in una sparatoria con i carabinieri del “Comando forze repressione banditismo”, a Castelvetrano il 5 luglio 1950, dove era andato per imbarcarsi in un sommergibile USA con lo scopo di fuggire negli Stati Uniti.
Con questa notizia quindi cadono molte leggende legate al bandito “gentiluomo” Salvatore Giuliano che raccontano di una fuga negli Stati Uniti d’America e di due viaggi in Sicilia prima di morire ottantenne solo pochi anni fa. Esistono almeno cinque versioni sulla morte di Giuliano e , come apprendiamo da salvatoregiuliano.org, nel 1974 la commissione antimafia ha secretato tutti gli atti relativi alla sua morte fino all’anno 2026.