PINO MANIACI: NON CI FERMERANNO NEMMENO QUESTA VOLTA
Certamente intimidatorio l’attentato subito dalla redazione di TeleJato. Dopo l’incendio subito ad ottobre dai ripetitori dell’emittente posti su Monte Bonifato, lo stesso trattamento è toccato venerdì all’automobile del direttore Pino Maniaci, noto giornalista che della lotta alla mafia fa il punto cardine della propria attività.
Difficilmente l’atto di violenza subito potrà allontanare Maniaci dal percorso intrapreso già da diversi anni assieme ai tanti giovani che lo collaborano. Recentemente la sua redazione si è arricchita con la nascita di Telejunior, che vede impegnati ragazzi provenienti da più parti d’Italia. Si tratta di un giornalismo impegnato a raccontare la realtà e a far crescere la nostra coscienza critica. A questo giornalismo d’autore va quindi la nostra piena solidarietà. Pubblichiamo integralmente la nota inviataci dai ragazzi di Telejunior:
“Nel giorno del ricordo di Pippo Fava Partinico diviene nuovamente scenario di atti codardi posti in essere ai danni delle auto del direttore di TeleJato, Pino Maniaci, e del figlio Giovanni. Infatti, la scorsa notte una Fiat Punto è stata distrutta da un incendio doloso ed è stato infranto anche il parabrezza di una BMW.
Per la serie anno nuovo “vita vecchia”, ancora una volta la famiglia Maniaci e Telejato devono fare i conti con già vissuti fenomeni atipici di autocombustione, perché come sappiamo a Partinico le macchine si bruciano sole. Autocombustione. Gli inquirenti, che stanno indagando sulla vicenda, non escludono la possibilità che si tratti di microcriminalità e di ritorsioni nei confronti di Giovanni Maniaci. Chiaramente, non è da respingere la pista che qualifica quest’atto come l’ennesima intimidazione lanciata allo scopo di far tacere la voce della verità che da anni si spende e denuncia le dinamiche distorte e i giochi di potere di politici corrotti e dei soliti PDM. Negli scorsi giorni, infatti la redazione di Telejato, ancora una volta, è stata impegnata nella denuncia di meccanismi che tessono le fila del noto rapporto tra mafia e politica. Protagonista questa volta è la mafia di Borgetto con il suo rampollo fuoriuscito Giambrone, detto “u stagnalisi”, impegnata nella lotta per riappropriarsi del territorio, lotta che sarà presto combattuta nello scenario di guerra costituito dalle prossime elezioni amministrative. Infatti, l’ambiente si muove e Cosa nostra cerca nuovi accordi.
Ma vogliamo rassicurare gli autori del gesto codardo e infame di danneggiamento che se l’obiettivo era quello di mettere a tacere l’emittente partinicese siamo lieti di annunciare con veemenza che non è stato raggiunto, anzi ha determinato un effetto opposto e amplificato; infatti, la notizia ha fatto il giro del web in pochissime ore, il popolo di facebook si è stretto in un girotondo di solidarietà a favore della redazione di Telejato e ha condannato con aspre parole chi tenta di remare contro la spinta antimafia che parte da questa nostra piccola emittente. Le parole del nostro direttore sono sempre piene di grinta e rassicuranti: “Le auto sono già in fase di riparazione e non ci fermeranno nemmeno questa volta!”. E si, non ci fermerete perché ormai, anche grazie al lavoro svolto da Telejato in questi anni, abbiamo assaggiato il sapore di una terra libera dalla mafia e lotteremo tutti uniti per riprenderci la nostra Sicilia Bedda.”
I ragazzi di Telejunior