Segnala a Zazoom - Blog Directory

Nazionale, i giocatori siciliani che hanno vestito la maglia azzurra

Arrivare a giocare per la propria Nazionale è il sogno di chiunque aspiri a diventare calciatore.  Un vere e proprio traguardo che corona il sogno di una vita, anche se per vestire quella maglia ci vogliono tanta determinazione e sacrifici, soprattutto in paesi come l’Italia dove la competitività è altissima.

Negli anni, in tanti hanno fatto parte della selezione azzurra, con alcuni giocatori che arrivano a giocare ai massimi livelli del calcio mondiale arrivando da ogni parte della Penisola e tra le zone che ha fornito alcuni grandi campioni c’è la Sicilia, da sempre terreno fertile per la crescita di giovani talenti. Alcuni di essi sono stati protagonisti in diverse occasioni e talvolta anche inaspettatamente, risultando decisivi contro ogni pronostico, come quelli analizzati dagli esperiti che seguono le statistiche sulle quote delle scommesse sul calcio di Betway o siti simili. Vediamo quindi chi sono i siciliani più forti della storia della Nazionale italiana.

I giocatori siciliani più forti della Nazionale

Uno dei più forti calciatori siciliani di sempre è sicuramente Pietro Anastasi, ex attaccante di Juve e Inter tra le squadre della sua carriera. Il catanese ha vissuto la sua miglior parentesi proprio in bianconero, vincendo tre scudetti e giocando una finale di Coppa Campioni e di Coppa Intercontinentale. Ha vinto anche una Coppa Italia con la maglia nerazzurra, ma il suo successo forse più importante è stato quello di Italia 1968 quando si laureò campione d’Europa con la Nazionale.

Un altro grande protagonista della storia azzurra, nonché bandiera della Juventus tra il ’69 e l’84, è stato Giuseppe Furino. Centrocampista di grandi doti fisiche, è ancora oggi ricordato come uno dei migliori giocatori italiani nel suo ruolo. Il palermitano classe ’46 ha vestito anche la maglia della sua città per una stagione e con quella della Nazionale ha vinto un argento ai Mondiali di Messico ’70. Nel suo palmares, ci sono poi otto scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Ufa e una Coppa delle Coppe, tutti trofei, questi, vinti con la formazione torinese.

Da uno juventino ad un altro, Salvatore Schillaci è stato uno degli eroi meno attesi della storia azzurra. Dopo una lunga parentesi con il Messina, il bomber siciliano si è consacrato definitivamente nel 1990 aggiudicandosi i titoli di capocannoniere e miglior giocatore dei Mondiali del 1990, dove l’Italia, anche grazie alle sue prestazioni, conquistò un buon terzo posto. Tra gli altri successi della sua carriera, ricordiamo poi una Coppa Italia e una Coppa Uefa vinte con la Juventus e anche un campionato giapponese conquistato nel 1997 con il Jubilo Iwata.

Dopodiché, troviamo un outsider di questa lista, se così vogliamo definirlo, Antonino Asta. Nella sua carriera ha vestito le maglie di Torino, Napoli e Palermo e fu proprio in granata che emerse tutto il suo valore da esterno di centrocampo, anche grazie alla fiducia concessagli da Emiliano Mondonico che lo schierava spesso e volentieri titolare. Per lui, una sola apparizione in azzurro su convocazione di Giovanni Trapattoni per un’amichevole pre-mondiali in Corea.

Una presenza anche per Alessandro Parisi che, pur non avendo mai vestito le maglie dei club più prestigiosi d’Italia, riuscì comunque a guadagnarsi la chiamata della Nazionale grazie alle sue doti. Terzino dotato di grande corsa e di un sinistro forte e preciso, si contraddistinse soprattutto nella sua esperienza al Messina e, così, nel 2004, Marcello Lippi lo convocò per un’amichevole contro la Finlandia.

Poi troviamo un altro giocatore con un’unica presenza in Nazionale, Giuseppe Mascara. Il suo talento e il suo estro servirono soprattutto al Catania che nei primi anni Duemila si giocava la permanenza in Serie A e, nel 2009, a 29 anni, arrivò la sua prima convocazione, voluto da Marcello Lippi per un’amichevole contro l’Irlanda del Nord. Il match terminò 3-0 in favore dell’Italia e Mascara firmò anche l’assist per il gol di Giuseppe Rossi.

Un altro ottimo giocatore siciliano della Serie A di quegli anni è stato Gaetano D’Agostino. Centrocampista di grande tecnica e di un mancino spesso infallibile, il palermitano classe ’82 si fece notare innanzitutto con il Bari, tanto da guadagnarsi la chiamata della Roma. Tuttavia, la sua esperienza in giallorosso non funzionò e così scelse prima il Messina e poi l’Udinese per rilanciarsi. Con i bianconeri, in particolare, visse le sue stagioni migliori, attirando su di sé le attenzioni di una big come il Real Madrid, con cui l’affare non andò in porto. Per lui sono cinque le presenze in Nazionale.

Infine, chiudiamo con un attaccante che ha fatto a lungo parlare di sé non solo per i suoi gol, ma anche per i suoi comportamenti. Stiamo parlando di Mario Balotelli che, pur essendo cresciuto a Brescia, nacque proprio in Sicilia, a Palermo. L’Inter fu la prima squadra a credere in lui prelevandolo dal Lumezzane e di certo non si può dire che non fece bene. Il suo talento era sotto gli occhi di tutti e meritava di giocare in Serie A. Tuttavia, per lui, tanti problemi soprattutto per via del suo carattere, iniziando così a girovagare in Italia e in Europa, vincendo peraltro diversi trofei. In Nazionale, poi, ha giocato gli europei del 2012, terminati con il secondo posto per gli azzurri.

Commenta la notizia

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.