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“Questo sarà il Natale più triste mai vissuto negli ultimi anni dalla mia famiglia”

42 anni, monrealese, tre figli, revocato il reddito di cittadinanza, “Sono disperata, non chiedo nulla per me. Prego qualcuno di offrire un lavoro alle mie figlie”

“Io quest’anno non festeggerò il Natale, né tantomeno lo faranno i miei figli. Per noi sarà il Natale più triste mai vissuto negli ultimi anni”. È un grido di dolore quello lanciato da una donna monrealese, 42 anni, madre di tre ragazzi. Le due figlie, maggiorenni, percepivano da un paio di anni il reddito di cittadinanza, che consentiva loro di condurre una vita dignitosa. Adesso il sussidio è stato revocato, ed in più l’INPS ha inviato ad una delle ragazze la richiesta di restituire quanto percepito. Quasi 17.000 €, “che non sappiamo dove andare a prendere”. 

Anche alla madre è stato revocato quel sussidio mensile che le consentiva inoltre di sostenere l’altro figlio, minorenne. Ma secondo l’INPS il rdc non era dovuto, sarebbe mai dovuto essere stato assegnato: “False dichiarazioni rese nell’istanza”, si legge nella nota inviata alla famiglia.

“È stato un CAF monrealese a curare la nostra domanda per ricevere il reddito di cittadinanza – spiega la donna -. Non sappiamo cosa avremmo dichiarato di falso, non ci ha pervenuta nessuna specifica dall’INPS. Ci siamo rivolti ad un avvocato, che ci ha spiegato che certamente seguirà un procedimento penale avviato dall’istituto nazionale di previdenza nei nostri confronti. Ci troviamo in un limbo. Non sappiamo come comportarci, ma soprattutto non sappiamo come andare avanti. La cifra richiesta dall’INPS non potremmo mai restituirla, semplicemente perché non l’abbiamo”.

La donna, che vive separata dal marito, lancia un appello, affinché qualcuno intervenga per aiutare a sostenere i suoi figli, per garantirgli la dignità che gli spetta. “Ci siamo rivolti a vari enti, ma ci hanno allargato le braccia. Abbiamo ricevuto solo qualche aiuto iniziale, ma non possiamo andare avanti con qualche sacchetto della spesa che ci viene consegnato”.

Quello della donna è un grido di disperazione, e un appello che lancia sia alle istituzioni che a soggetti privati.

“Sono disperata, non chiedo nulla per me. Prego affinché qualcuno possa offrire un lavoro alle mie figlie”.

Monreale, perde il RDC, donna nullatenente chiamata dall’INPS a restituire 16.460 € (entro 30 giorni)

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