PIANA DEGLI ALBANESI – Finalmente, dopo due anni, il prossimo 23 aprile il San Giorgio del Bagnasco è pronto per sfilare tra le strade di Piana degli Albanesi. Infatti, i membri comitato, nato nel 2001, hanno cominciato a lavorare di buona lena per fare in modo che le cose, almeno sul versante del Santo Patrono di Piana, ritornino alla normalità. Si tratta di un momento molto importante poiché nella processione vi è una partecipazione quasi totale della comunità: la collettività vi si riconosce e trova la sua identità arbëreshe e cristiana. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato uno dei membri del comitato, il signor Vito Fiorenza, per fargli alcune domande sull’organizzazione della festa.
D: Questi due anni cosa hanno significato per il Comitato?
R: Ovviamente come tutti, anche noi, abbiamo vissuto questi due anni sulla nostra pelle, in modo molto intenso. Nella prima parte del passato 2020 prevaleva la paura per questo nuovo “drago” ma con speranza e fede abbiamo incominciato ad intravedere una luce, che adesso ci permette di poter ricominciare i festeggiamenti del nostro Santo Patrono.
D: Come hanno risposto gli Arbëreshë di Piana alla notizia del ritorno della processione?
R: La comunità ha accolto con gioia e letizia la notizia che timidamente era incominciata la organizzazione della festa di San Giorgio.
D: Cosa state pianificando come festeggiamenti?
R: Diciamo che la situazione della guerra in Ucraina non ci fa mettere il “turbo” per l’organizzazione della festa di quest’anno. Cercheremo di fare una festa, perché dopo due anni ne abbiamo bisogno tutti, ma allo stesso tempo cercheremo di non eccedere nei festeggiamenti, in segno di rispetto per i nostri fratelli ucraini.
D: Secondo voi, in questi due anni senza processione, il rapporto degli abitanti con la devozione è cambiato? Se sì, in che modo?
R: La devozione nei confronti di San Giorgio non è cambiata in questi due anni, la dimostrazione è l’afflusso di fedeli che in questi due anni non hanno mai smesso di pellegrinare nella chiesa in cui è custodito il simulacro di San Giorgio, ovvero la chiesa a lui stesso dedicata.