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Covid-19, solo i residenti potranno tornare in Sicilia: la bozza del nuovo Dpcm di Natale

Ristoranti aperti a pranzo sia a Natale che Capodanno e messe anticipate alle 20 o 21. Ecco le ultime indiscrezioni sul nuovo Dpcm

Gli spostamenti tra regioni saranno ridotti al minimo e a usufruirne potrebbero essere solo i residenti a partire dal 21 dicembre fino al 7 gennaio 2021. Ecco le ultime indiscrezioni che arrivano in redazione in merito al nuovo Dpcm che il governo dovrebbe firmare domani 3 dicembre, data di scadenza di quello attuale.

Sarà dunque, un Natale diverso rispetto a quelli precedenti. Le Messe infatti, dovrebbero essere anticipate la notte della Vigilia e le cene potranno essere svolte solo a numero chiuso. Queste potrebbero essere le nuove disposizioni del Governo per evitare nuovi assembramenti e fare passi indietro.

Gli spostamenti

Dobbiamo disincentivare gli spostamenti tra regioni il 25, 26 e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra Comuni”. A confermare la restrizione agli spostamenti è stato lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, che è intervenuto oggi in Senato illustrando il nuovo Dpcm che potrebbe essere firmato tra domani e venerdì.

I cenoni si potranno fare soltanto con i parenti stretti, anche per via del coprifuoco che potrebbe rimanere sia per Natale che per Capodanno all’orario fisso delle 22. In discussione però ci sono due possibilità: la prima è quella delle comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, come per motivi di salute, oppure concedere deroghe per i parenti stretti e gli anziani soli. Secondo le ultime indiscrezioni poi, chi risiede in Sicilia ma vive in un’altra regione potrà tranquillamente tornare nella propria abitazione.

“Non vogliamo chiusure a gennaio” 

Il ministro della Salute Speranza da la conferma che “bisognerà affrontare le festività con la massima serietà per non tornare a chiudere tutto l’anno nuovo”. Con il prossimo Dpcm – continua il ministro – dobbiamo continuare con misure serie e rigorose. Due le priorità: mantenere la classificazione delle Regioni per scenario di rischio, perché l’impianto di fondo è corretto e sta funzionando.

Bisognerà rinforzare – conclude – le limitazioni previste anche in un coordinamento europeo che diventa indispensabile: quindi vanno limitati il più possibile i contatti non indispensabili tra le persone”.

Quest’anno niente cenoni

La tradizione vuole che il Natale e il Capodanno siano caratterizzati dalle cene in famiglia, ma quest’anno scordateli poiché il governo non porrà limiti sul numero degli invitati a cena o a pranzo, ma comunque l’orientamento è quello di suggerire pranzi solo con i conviventi. Se ci saranno gli ospiti dovranno essere molto limitati: si pensa fino a 10 commensali.

Per quel che concerne invece, l’utilizzo della mascherina, va tolta solamente per consumare i pasti. Per il resto va indossata.

Ristoranti chiusi alle 18, ma aperti a pranzo

Il governo starebbe pensando ad un’apertura dei ristoranti per pranzo nei giorni di Natale e Capodanno. Per cena invece, dovranno chiudere poiché l’ora di chiusura sarà quella delle 18. Come nell’attuale Dpcm non dovranno esserci più di quattro persone a tavola, Obbligo di mascherine quando ci si muove all’interno del locale; obbligo di mantenere per 14 giorni i nomi dei clienti nel registro delle presenze. L’attività per asporto sarà invece, sempre consentita, ma fino alle 22, in aggiunta al divieto di fermarsi a consumare in prossimità del locale.

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