In questi lunghi mesi dall’inizio della pandemia siamo stati bombardati da tutti i lati da notizie riguardanti il coronavirus, i dati di diffusione, le misure per contrastarlo e tutto ciò che ci gira attorno. Ma non sempre si riesce a distinguere tra notizie reali e fake news, create ad arte per confondere e sviare o per incassare qualcosa da parte di sciacalli del web.
Ne sono circolate tante e di tutti i tipi ma quelle che hanno preso più piede riguardano il fantomatico laboratorio di Wuhan da dove sarebbe sfuggito il virus o che la pandemia sia stata creata strategicamente dalle aziende produttrici di vaccini o ancora che ci sia un legame misterioso con il 5G.
Sull’argomento abbiamo intervistato il prof. Francesco Pira, docente di comunicazione e giornalismo all’Università di Messina e componente del gruppo di lavoro sulla Social Media Policy nazionale.
Il professore Pira è stato intervistato più volte dai nostri microfoni su argomenti riguardanti il mondo dei social e del web e le inevitabili connessioni e conseguenze nella vita reale offline. La rubrica continua con l’attualissimo problema riguardante le bufale e il covid. (guarda il video integrale sotto).
Una delle preoccupazioni più grandi riguarda la probabile creazione e pubblicazione di fake riguardanti i vaccini e la loro distribuzione. Bufale insidiose e pericolosissime che rischiano di fuorviare l’opinione pubblica e di minare la reputazione dei vaccini anti-covid che potrebbero contrastare la diffusione del virus e rilanciare l’economia. Si intuisce già la delicatezza della questione che rischia di compromettere non solo la salute di milioni di persone ma anche la sopravvivenza di Stati interi.
Da qualche mese, per tentare di analizzare e arginare il fenomeno è nato l’Osservatorio Nazionale sulle Fake News e anche il Ministero della Salute ha pubblicato un lungo elenco di bufale. Si tratta di 70 notizie false che vengono categoricamente smentite. Le informazioni pubblicate infatti, “sono verificate dagli Uffici competenti del ministero della Salute e/o dell’Istituto superiore di sanità – si legge sul sito del Ministero- e sono basate su evidenze scientifiche/normative/documentazioni nazionali e internazionali disponibili alla data di pubblicazione di ogni notizia.”
Nel video i consigli del professore Pira e una sua attenta analisi della questione.
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