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Polemiche sulla nomina dell’assessore leghista, Samonà: “Ritengo che il fascismo sia morto e sepolto”

Organizzata una manifestazione contro la scelta del governatore il prossimo 2 giugno alle 18 in piazza del Parlamento a Palermo

È ormai braccio di ferro tra le opposizioni di sinistra e il governatore Nello Musumeci per la nomina di Alberto Samonà ad assessore ai Beni Culturali. Da un lato vi sono le vibrate proteste di chi, ritenendo la Lega di Salvini un partito contro il sud, organizza pagine (No Beni Culturali alla Lega Nord – Musumeci dimettiti e Fuori la Lega dalla Sicilia – No i Beni Culturali alla Lega) contro questa nomina e chiede che la Lega venga estromessa dalla maggioranza. Una manifestazione contro la scelta del governatore è stata organizzata per il prossimo 2 giugno alle 18 in piazza del Parlamento a Palermo.

Il Presidente della Regione Siciliana ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito a questo gruppo di attivisti: “Mi dispiace dell’esistenza di questa pagina, ma è una sparuta minoranza. Abbiamo 5 milioni di siciliani, la gente perbene non parla e sta a casa – riferisce Musumeci in un video – lo dico perché anche io ho fatto il politico del dissenso, ma non si può mai pensare di sequestrare la democrazia. Come si fa a dire al Presidente della Regione eletto democraticamente da oltre 1 milione di siciliani a dire ‘tu non devi nominare un assessore di quel partito’. Che pagina triste. Tutte queste critiche solo per una tessera di partito, peraltro il primo partito d’Italia”. Replica Nello Dipasquale, deputato regionale del Pd: “Musumeci adesso guida la Regione siciliana, umiliando i siciliani considerando dei ‘poveretti’ chi ha il coraggio di dissentire rispetto a una scelta politica, fatta nel cuore della discussione della finanziaria regionale, mentre da parte del presidente si attendeva ben altro comportamento”. Domiziana Giorgianni, una delle promotrici del corteo “Non una di meno” contro la violenza sulle donne, protesta contro la scelta del Presidente della Regione. “Presidente, lei verrà ricordato nella storia come un grande statista che ha insultato i siciliani solo perché volevano difendere la propria terra dall’avanzata della Lega nord”.

Il neo assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà cerca di smorzare i toni: “Ritengo che il fascismo sia morto e sepolto. E non tornerà. Mi piacerebbe che fossero seppellite anche le asce di guerra di chi ancora vede pericoli fascisti dietro ogni angolo”. “La mia esperienza – evidenzia- è quella di uno dei tanti milioni di italiani che hanno creduto che il M5S potesse rappresentare la novità e si sono poi accorti che era un fuoco fatuo. Ma qui metto il punto”.

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