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Coronavirus, salgono a 13 i positivi a Bagheria

Positivo un nuovo bagherese che non è collegato ad altri contagiati. L'uomo ha ospitato un parente del Nord

BAGHERIA – Sono 4 i nuovi casi di coronavirus a Bagheria. Due, come era prevedibile, sono i genitori dei due bambini di 18 e 3 mesi, già comunicati nei giorni scorsi. Una è la moglie di un altro contagiato, ed è solo uno il nuovo cittadino bagherese positivo al Covid-19 che non è collegato ad altri contagiati già comunicati.

L’uomo avrebbe potuto contrarre il virus da un parente ospitato, tra il 3 e il 5 marzo, residente in Lombardia e che ha già lasciato Bagheria.

Salgono dunque a 13 i casi di cittadini bagheresi contagiati, se si esclude il caso del paziente del Rizzoli non cittadino bagherese.

Sono i dati che il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, ha fornito durante una diretta facebook cui ha aggiunto anche un aggiornamento sullo stato di salute dei contagiati.

«Non versano in situazione di particolare preoccupazione i contagiati – ha detto il sindaco – solo uno è in terapia intensiva, sono monitorati tutti, stanno discretamente bene e sembra si stiano riprendendo». I genitori dei bambini sono in isolamento a casa.

Tra le notizie importanti comunicate ai cittadini dal sindaco Tripoli la notizia che all’ASP, il distretto 39 di Bagheria, è stato concesso di poter effettuare i tamponi per tutti coloro che stanno terminando la quarantena. Così come disposto dall’ordinanza n. 7 della Regione Siciliana. Già ieri l’ASP bagherese ha effettuato 60 tamponi per i quali sono attesi i risultati.

Il primo cittadino di Bagheria ha inoltre annunciato che, a breve, sempre attraverso l’ASP, partirà il servizio di esecuzione tamponi per tutti coloro che ritengono di stare male o presentano sintomi tipici del virus. Verrà attivato un info point telefonico per contattare l’Asp per questa, come per altre informazioni inerenti l’emergenza coronavirus.

Intanto, va avanti anche la richiesta per l’istituzione dell’Osservatorio breve da realizzare presso un immobile comunale. «Diversi sono i dottori di medicina generale, i neo dottori che stanno collaborando con l’amministrazione – dice il sindaco – professionisti che voglio ringraziare insieme all’ASP che instancabilmente sta collaborando con tutte le altre Istituzioni».

«Abbiamo ricevuto dalla Protezione civile solo 1000 mascherine date a chi svolge servizi essenziali – spiega il sindaco – ma sono quelle contestate dal governatore Musumeci. Ne abbiamo richiesta altre 1000 ad un’associazione di volontariato, modello n. 95 simili alle FFP2. Una parte saranno date ai medici che lavorano presso il pronto soccorso, la restante parte a quelli che svolgono servizi essenziali e che hanno contatto diretto con il pubblico. Tripoli annuncia anche di aver chiesto aiuto ai contatti che ha in Cina presso la contea di Aniyeu per una donazione.

L’amministrazione comunale, grazie all’idea di alcuni volontari, nei prossimi giorni, metterà insieme sarti e sarte che verranno forniti dei materiali, per poter produrre mascherine.

 

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