A San Cipirello si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dei Comuni della Valle dello Jato ed alcuni rappresentanti sindacali. Temi centrali del’incontro sono state mafia e corruzione e come tenerle lontane dalle amministrazioni comunali con l’esercizio della cittadinanza attiva.
All’incontro, promosso dal Centro Pio La Torre, hanno partecipato le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. “Rallentamento burocratico, mancanza di piani strategici per lo sviluppo, la mancanza di sinergie fra protagonisti dello sviluppo dei territori, leggi poco chiare sugli appalti, sono debolezze che lasciano spazio alle infiltrazioni mafiose. Se colmiamo questi vuoti si può avviare un percorso di legalità e trasparenza amministrativa che non può che giovare alla vita dei cittadini” , hanno affermato i segretari di Cgil Palermo Enzo Campo , Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Agostino Fascellaro, Uil Fpl.
Secondo i sindacati, “la mafia ha due nemici: la scuola e il lavoro e noi dobbiamo fare in modo che il percorso di liberazione dai condizionamenti mafiosi avvenga attraverso questi due fondamentali elementi”.
“Nonostante lo scioglimento dei consigli comunali riguardi pure 10 comuni del Nord Italia, resta una peculiarità del Mezzogiorno, siciliana e palermitana – hanno aggiunto i segretari di Cgil Cisl Uil – La pervasività della mafia nei nostri territori, e nelle amministrazioni comunali attraverso la fornitura di servizi e gli appalti, deve indurci a continuare a ribellarci. Cosa fare? Servono azioni concrete, a partire da un osservatorio sulla correttezza dell’applicazione delle leggi. Nei comuni di questa zona, da Piana degli Albanesi a San Cipirello a San Giuseppe Jato, protagonisti di tante lotte sociali e punto di riferimento per il contrasto della mafia, le condizioni di cittadinanza attiva ci sono. Correttezza amministrativa, diritto al lavoro e diritto delle persone ad avere servizi efficienti: queste le nostre richieste”.