MONREALE – Il Comune di Monreale si costituisce in giudizio nell’ambito del ricorso al Tar della ditta Mirto alla quale è stato revocato l’appalto di raccolta e spazzamento rifiuti. La giunta monrealese ha nominato, con affidamento diretto, l’avvocato Girolamo Rizzuto per rappresentare l’ente. Al legale andranno circa 11.800 euro più IVA.
Il 27 dicembre scorso gli avvocati Giovanni e Giuseppe Immordino avevano notificato ricorso al Tribunale Amministrativo nell’interesse della ditta Mirto chiedendo ai giudici la sospensione dei provvedimenti che hanno portato alla revoca dell’appalto alla ditta di San Cipirello a favore della New System Service.
In sostanza i legali Immordino chiedono il ripristino dell’aggiudicazione dell’appalto e la condanna del Comune di Monreale al risarcimento del danno subito. La giunta il 10 gennaio scorso ha dunque deciso la costituzione in giudizio del Comune. Prevista per il 12 febbraio la pronuncia dei magistrati.
È Piero Capizzi, ex sindaco di Monreale e oggi consigliere comunale schierato tra le file dell’opposizione, a criticare duramente quanto deciso sino ad oggi dall’amministrazione comunale.
«Oggi – spiega a Filodiretto -, a seguito della pronuncia del TAR che ha sospeso l’interdittiva antimafia, che interesse ha il comune a costituirsi nel giudizio nei confronti della Mirto che sta rivendicando la riaggiudicazione dell’appalto?»
Secondo l’ex sindaco per il Comune di Monreale dovrebbe essere indifferente affidare il servizio a una ditta piuttosto che a un’altra. «Per un ente pubblico la maggiore tutela è costituita dalla decisione assunta dall’autorità giudiziaria. Con la sospensione dell’interdittiva antimafia da parte del TAR, per il comune diventa indifferente che il servizio venga svolto da una ditta o da un’altra. Può essere interesse della New System Service opporsi, ma non del comune. Che invece, con questa azione – sottolinea Capizzi – dovrà sborsare 11.800 euro per il pagamento del professionista esterno, esponendosi anche al rischio di soccombenza. Se la Mirto dovesse vincere il ricorso, infatti, il comune potrebbe essere condannato al pagamento delle spese legali, che non saranno indifferenti».
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