MONREALE – Si è svolta ieri mattina, presso i locali di Casa Cultura Santa Caterina, la presentazione del libro di Massimo Benenato, figlio del famoso comico Franco Franchi, dal titolo: “Sotto le stelle di Roma”, edizioni Spazio Cultura. Hanno partecipato all’evento gli studenti della classe III G del Pietro Novelli e della III B del Veneziano, accompagnati dalla Prof.ssa Beatrice Moneti, e della IV B scientifico del liceo Basile, accompagnati dalla Prof.ssa Marilena Spallino.
Giuseppe Moschella, responsabile attività artistiche di Casa Cultura Santa Caterina, ha curato la direzione artistica dell’evento, in collaborazione con gli assessori Giannetto e Davì; presente anche il giornalista Antonio Fiasconaro, curatore della prefazione del romanzo, l’Editore Nicola Macaione di Spazio Cultura Edizioni e lo storico Monrealese Giuseppe Li Causi, che da oltre più di trent’anni cura minuziosamente la biografia dei comici nostrani Franco e Ciccio.
Fin dalle prime battute si è profilata una interazione tra autore e ragazzi.
Ha aperto la manifestazione un’ampia parentesi sul ricordo del padre Franco Franchi (nome d’arte, perché il suo vero cognome era “Benenato”) e del suo fedele compagno di tante avventure cinematografiche, Ciccio Ingrassia, che possiamo, senza alcun dubbio, dichiarare come abbiano rappresentato due delle maschere comiche più rappresentative e riconosciute del panorama cinematografico italiano.
Molte le immagini, le foto d’archivio riportate, oltre che dallo scrittore anche dallo storico Giuseppe Li Causi, il quale ha più volte sottolineato come fin da piccolo sia rimasto ammaliato dalla figura dei due comici siciliani; Li Causi ricorda quando il loro parroco, Mons. Bertolino della Collegiata, per invogliare i bimbi a frequentare il catechismo, li invitava a guardare i film comici di Franco e Ciccio, demarcando la loro sempre lungimiranza nel non mai sconfinare sul volgare con quel tocco di umiltà che li contraddistinguerà sempre, anche quando poi continueranno la loro carriera su scala nazionale, prima nelle reti Rai e poi in quelle Mediaset.
Li Causi si sta prodigando, insieme ai figli degli attori scomparsi e alle autorità competenti, ad allestire un museo a Palermo, esattamente a “Palazzo Tarallo”, dove si potranno conoscere tutti gli aneddoti, ammirare i costumi dei film, nonché foto d’epoca dei nostri beniamini e si potrà rivivere la narrazione sulla memorabile carriera della coppia palermitana, dagli esordi fino al successo nel cinema con le pellicole più ricordate e apprezzate dal pubblico e poi in televisione, espressione sempre di una comicità semplice e diretta.
“L’amore è il segreto della vita – afferma Massimo Benenato – non bisogna attaccarsi agli aspetti futili e materialistici della quotidianità”. Nel suo libro si racconta, infatti, dell’amore, e aggiunge che forse può sembrare un argomento banale e fuori moda, “ma non è così, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di ripescare tale parola che è un concetto cardine di tutto il racconto. L’amore inteso come il senso, nonché l’entità oggettiva e soggettiva della nostra vita, in quanto dal ”big bang“ ad oggi tutto è il risultato dell’amore; in definitiva la scienza e l’amore sono due facce di una stessa medaglia, l’una non trascende dall’altra, perché la reazione a catena che nella chimica si viene poi a determinare in quel circolo che poi porta all’evoluzione fino ai nostri giorni, non è frutto del caso ma è l’amore stesso che ha causato un tipo di fenomeno anziché un altro per determinare il creato, l’universo di cui fa parte anche l’uomo”, come ne fanno parte anche Franco e Ciccio, i quali sempre per “amore” e per un insieme di circostanze favorevoli hanno, a furor di popolo, avuto un’escalation sociale, sempre a testa bassa e da veri professionisti, diventando gli idoli del panorama comico italiano, del passato, del presente e del futuro…insieme a tanti altri pezzi da novanta che ne hanno segnato l’olimpo della comicità italiana di sempre, come Totò, Manfredi, Sordi ecc…
”L’iniziativa – ha spiegato l’Assessore Ignazio Davì – nasce dal volere del Dott. Moschella in connubio con lo storico Li Causi, curatore ufficiale della biografia dei comici /attori Franco e Ciccio. Casa Cultura è la casa degli studenti, i quali possono godere nel rapportarsi con ogni sfaccettatura culturale, attraverso le sinergie di autori che vengono a relazionarsi con le scuole per fare conoscere cosa c’è oltre la classe una volta che diverrai un uomo. Tutto questo filtrato anche attraverso le conoscenze che può darti un buon libro. A tal proposito, ricollegandoci a Massimo Benenato, lui col suo romanzo non fa altro che traslare la figura del padre e anche del suo compagno di mille avventure cinematografiche Ciccio, in quel percorso che nell’amore si vince con umiltà e tenacia, portando poi ai risultati che li consacreranno tra i più grandi attori italiani di sempre. Ed io, anche nella veste di rappresentante Unesco, mi batterò sempre affinché, essendo Franco Franchi e Ciccio Ingrassia un patrimonio immateriale da tutelare, possano essere ricordati con tutti i mezzi messi a disposizione da Casa Cultura; già a tal proposito è prevista una carrellata di film su di loro che mensilmente verranno riproposti al pubblico”.
“Ho avuto il piacere di conoscere Massimo Benenato due anni fa alla presentazione di un mio libro – ha raccontato il giornalista Fiasconaro -, da allora è nata subito una grande amicizia; gli ho fatto conoscere il mio amico, l’editore Nicola Macaione di Spazio Cultura. Innamorandomi subito del suo pensiero e concetto della vita, che ha fatto ampiamente trapelare nel libro, convinsi l’editore di impugnarne il progetto e pubblicarlo. L’opera parla dell’amore in senso ampio, come lo stesso amore lo si vede nella vita di suo padre e del compagno di lavoro Ciccio Ingrassia.
Furono scoperti nella strada dal cantante famoso Domenico Modugno, per poi incrociarsi con nomi di spicco del cinema come Buster, Keaton, Totò, oppure grandi registi dalla portata di Moravia o Pasolini, (quest’ultimo li volle nel suo film “Uccellacci e uccellini “). I due attori comici, hanno sempre avuto un grande senso di gratitudine, appunto “l’amore”, verso quel pubblico che tanto gli ha regalato e fatto cambiare radicalmente la propria vita, ma anche per chi gli era accanto, come gli amici di sempre, poi coinvolti in tanti dei loro mitici film, ricordati ancora oggi con grande affetto come: Enzo Andronico e Nino Terzo. Il giornalista ha ricordato infine la grande bravura dei due attori comici ma anche da veri attori drammatici, come nel ruolo del Gatto e della Volpe in Pinocchio, fino alla grande performance del loro ultimo film, “Kaos” (1984), dei fratelli Taviani, protagonisti dell’episodio “La giara”, tratto dall’omonima, celebre e prestigiosa novella di Luigi Pirandello.
Ha concluso l’incontro l’editore Nicola Macaione di Spazio e Cultura: ”Oggi, ragazzi, avete avuto un’importante esperienza, in quanto potete dire di avere conosciuto di persona un editore, che sarei io, uno scrittore che è Massimo, uno storico che è Giuseppe Li Causi, un Giornalista che è il Dott. Fiasconaro, e un amministratore, ovvero, l’Assessore Davì, al quale, in conclusione, mi rivolgo riconoscendogli oltre gli onori anche i grandi oneri da adempiere per il ruolo che ricopre, nell’auspicio che tale libro possa essere come tanti altri nel merito, un buon humus per donare cultura alternativa a quella consueta che si studia nei banchi di scuola. Possano quindi le amministrazioni contribuire nella divulgazione del sapere attraverso anche un buon libro da leggere”.