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4° step Grani di Sicilia: gli studenti del Veneziano visitano il Molino Intravaia

Monreale, 19 aprile 2019 – Siamo giunti al 5° step del nostro percorso alla scoperta dei grani antichi siciliani e per l’occasione, giorno 10 aprile, una rappresentanza delle classi dell’I.C. Antonio Veneziano 3°D e 3° B, si è recata presso il “Molino Intravaia” accompagnata dalle docenti Venturella e Cassarà. Il mulino in questione è l’unico attivo a Monreale.

In passato c’erano molti altri mulini, soprattutto grazie alla ricchezza d’acqua presente nel territorio di Monreale, ma questi sono ormai scomparsi.

Il mulino che abbiamo visitato, anticamente era gestito dal padre del sig. Intravaia, che lo ha quindi ereditato. La struttura è destinata a passare ai figli e alle generazioni future.

Quando siamo entrati nel mulino la prima cosa che abbiamo visto sono stati i vari grani antichi siciliani, di cui ci siamo già occupati in un articolo precedente, ovvero il grano Tumminia, il Russello, il Perciasacchi, il Maiorca e la farina Senatore Cappelli, utilizzata soprattutto per la preparazione della pasta.

Oggi le multinazionali non usano più i grani antichi, perché hanno una bassa resa e preferiscono importare dall’estero grani moderni a resa maggiore e trattati chimicamente con gravi conseguenze sulla salute dei consumatori.

Dal grano alla farina

Il sig. Intravaia ci ha mostrato e spiegato come, attraverso gli apparecchi speciali, vengono eliminate le impurità del grano. I chicchi di grano vengono ridotti in frammenti più piccoli che vengono poi separati, ottenendo così i “semolini”.

Mediante la setacciatura i semolini vengono separati dagli involucri (crusca e cruschello) per diventare farina. Vengono quindi rimacinati per ottenere una farina più o meno fine.

Il sig. Intravaia ci ha preannunciato che, molto probabilmente, nel mulino verrà installata una macina a pietra per produrre farine poco raffinate.

Questa esperienza ci è servita molto per capire quanto sia importante ciò che mangiamo e quanti prodotti derivati dai nostri grani siano sicuramente più sani rispetto a quelli che compriamo nei supermercati, la cui provenienza, spesso, è incerta.

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